SAVELLETRI (Fasano) - Se qualcuno pensava che la quarantena avrebbe reso le persone migliori si sbagliava di grosso e l’episodio verificatosi nella notte tra domenica e...
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I volontari dell’associazione fasanese a difesa degli amici a quattro zampe hanno provveduto a verificare se il cagnolino avesse il microchip per risalire al proprietario dell’animale, ma ad ora non è stato ritrovato nulla sul suo corpo. Molto probabilmente è stato bruciato proprio durante la notte poiché il corpo non era completamente distrutto e sul posto l’odore era ancora piuttosto forte. Stando alle prime ricostruzioni formulate dai volontari, il cane sarebbe stato messo nel sacco di juta già privo di vita, per poi essere portato lontano e bruciato insieme a tutte le sue ciotole e scodelle. I volontari dell’associazione “Quattrozampe nel cuore”, dopo aver informato gli organi preposti, hanno depositato formale denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Fasano contro ignoti. «Oggi per noi è un giorno triste – hanno scritto sulla pagina del sodalizio i volontari commentando l’atroce gesto -. Una sensazione di impotenza e di sconfitta che ci assale quando succedono questi episodi. Voglia di abbandonare il campo di battaglia ma poi ci ripensi. Non possiamo lasciarli. Ci vorrebbe maggiore sensibilità da parte sia dei cittadini che degli organi istituzionali della nostra cittadina». Molti i commenti sulla vicenda con l’auspicio che si riesca a risalire e punire all’autore di cotanta violenza.
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Quotidiano Di Puglia