Le pulizie “di primavera” effettuate, da una coppia di coniugi, nella loro abitazione rischiavano di provocare danni ben più ingenti di quelli che, a suon di...
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In particolare, secondo le indagini degli investigatori, i due, nel tardo pomeriggio dello scorso 11 giugno, hanno incendiato un piccolo cumulo di rifiuti e sterpaglia nell’atrio della propria abitazione pensando, evidentemente, di velocizzare in maniera “fai da te” le procedure di smaltimento.
Il tutto, in barba alla legge e, anche, al comune buon senso. I fumi generati dal rogo, infatti, si sono propagati sino ad un’abitazione attigua, costringendo gli occupanti, anche preoccupati dalle fiamme, ad abbandonare la casa e, quindi, rivolgersi ai carabinieri, sul posto per verificare la segnalazione. Il piccolo rogo era stato comunque spento dalla coppia che, però, si è ritrovata poi deferita in stato di libertà con l’accusa di getto pericoloso di cose. Una fattispecie sanzionabile secondo il codice penale che punisce chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato, ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti.
Il fenomeno, al di là all’episodio specifico, è un “classico” della bella stagione, quando qualcuno, piuttosto che rivolgersi ai professionisti, decide di pulire e smaltire sterpaglie in maniera amatoriale. Incappando, spesso, nelle salate sanzioni previste dalla legge o, addirittura, di favorire situazione di grande pericolo. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia