Boom turistico: 1,8 milioni di pernottamenti

Boom turistico: 1,8 milioni di pernottamenti
Sono stati 1,8 milioni i pernottamenti registrati nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere della provincia di Brindisi durante il 2016. Fasano, con i suoi alberghi a 4 e 5...

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Sono stati 1,8 milioni i pernottamenti registrati nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere della provincia di Brindisi durante il 2016. Fasano, con i suoi alberghi a 4 e 5 stelle, è regina incontrastata del turismo di qualità in Puglia e anche nella provincia di Brindisi. Non solo qualità: anche per quanto riguarda la quantità delle presenze, ha battuto tutte le altre città della provincia, con 96.981 arrivi e 626.935 pernottamenti (arrivi moltiplicati per i giorni di permanenza in albergo). Fasano da sola totalizza un terzo delle presenze turistiche del Brindisino, battendo anche Ostuni, che è ormai finita al terzo posto con 65.557 arrivi e 395.106 presenze, superata anche da Carovigno che lo scorso anno ha fatto registrare 67.560 arrivi e 456.646 presenze.

Fasano, Ostuni e Carovigno, oltre a raggiungere il top delle presenze turistiche hanno ottenuto nell’anno in corso la bandiera blu quale riconoscimento dell’impegno e dei risultati relativi alla salvaguardia della qualità delle acque di balneazione, dell’ambiente e del territorio. Il percorso di qualificazione ambientale dell’area diventa un valore aggiunto per tutte le strutture alberghiere, le quali attraggono i turistici per la bellezza del mare delle località costiere e per la possibilità di trascorrere le serate in località della Valle d’Itria come Cisternino, Martina Franca, Locorotondo e Alberobello.
 
Nella classifica provinciale delle presenze, Ostuni continua a perdere quota. Sino a 5 anni fa era la località turistica più gettonata del Brindisino in quanto a presenze. Da cosa è stato provocato l’arretramento? Dal fatto che a Fasano e Carovigno sono stati effettuati interventi, a cominciare da quelli autorizzati con la legge 3 del 2000, i quali hanno permesso di ampliare qualità e quantità dell’offerta, mentre a Ostuni vincoli urbanistici e impedimenti burocratici vari hanno avuto il sopravvento: l’offerta alberghiera è cresciuta negli ultimi 15 anni di poche decine di posti letto. 
Al quarto posto nella classifica provinciale è presente il capoluogo con 48.733 arrivi e 149.122 presenze. Nel caso di Brindisi si tratta soprattutto di pernottamenti di clienti business e non propriamente turistici.
Tra i Comuni dell’entroterra si sta affermando anno dopo anno Cisternino, nell’elenco dei borghi più belli d’Italia, con 11.693 arrivi e 52.625 presenze. Un buon risultato è stato ottenuto anche da Mesagne con 10.786 arrivi e 47.165 presenze. Resta molto limitata l’attrattiva di Ceglie Messapica, città nota per la qualità dell’offerta gastronomica, con 7.097 arrivi e 24.648 presenze. È vero però che a Ceglie l’offerta si sta ampliando attorno a strutture di accoglienza ricavate in masserie che attirano una clientela attratta dalla vita in campagna e dal fascino dei trulli.
Una buona performance è stata fatta registrare da San Vito dei Normanni, cittadina senza sbocchi sul mare, con 5.462 arrivi e 20.821 presenze. Un risultato costruito attorno ad alcuni residence realizzati sull’asse viario della statale 16, in direzione Brindisi. Per tutti gli altri Comuni i movimenti alberghieri e turistici sono ridotti al minimo: Cellino, 11.911 pernottamenti; Francavilla 5.224; Latiano 459; Oria 7.416; San Donaci 86; San Michele 1.375; San Pancrazio 2.057; San Pietro Vernotico 250; Torchiarolo 2.092; Torre Santa Susanna 485; Villa Castelli 1.348. 

La qualità e la quantità dell’offerta turistica della provincia di Brindisi, in particolare quella dei comuni collocati nella zona Nord, devono in prospettiva essere considerate in un contesto di area vasta, oltre i confini provinciali che di fatto non esistono più con l’entrata in vigore della legge Delrio. L’area vasta che mette insieme La Valle d’Itria e la Costa dei Trulli fa registrare già ora 2,5 milioni di presenze all’anno. Si tratta di sviluppare una rete di servizi, a cominciare dai trasporti locali, e una consultazione permanente tra imprenditori e amministratori locali della zona, per offrire ai turisti una opportunità di vacanza fatta di mare, borghi, gastronomia ed esperienze vissute tra trulli e masserie. Per garantire un modello in cui la qualità abbia il sopravvento sulla quantità. Per evitare che il caos pervada il territorio. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia