OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Ingressi scaglionati e incremento delle corse: il nuovo anno scolastico riparte con le misure anti-Covid. E a Brindisi sarà fatto il punto nel corso di un vertice in Prefettura programmato per domani alle ore 11. Al tavolo di confronto parteciperanno i sindaci della provincia, i dirigenti scolastici e le società di trasporto pubblico, Stp e Ferrovie Sud-Est. Sostanzialmente le misure previste ricalcano le linee guida dello scorso anno, benché i dirigenti scolastici non siano convinti che gli ingressi scaglionati possano essere la soluzione migliore.
La posizione delle aziende di trasporto
«Nelle scorse ore sono state pubblicate le nuove linee guida ministeriali in termini di trasporto pubblico», spiega il direttore della Stp di Brindisi, Maurizio Falcone. «Le misure - chiarisce - sono pressappoco le stesse dello scorso anno.
In ogni caso il vertice di domani in Prefettura dovrà chiarire questo e molti altri aspetti.
Il protocollo in vigore
Nel frattempo resta valido per la frequenza scolastica il protocollo di sicurezza dello scorso anno nel quale si legge: «Nel caso di file per l’entrata e l’uscita dall’edificio scolastico, occorre provvedere alla loro ordinata regolamentazione al fine di garantire l’osservanza delle norme sul distanziamento sociale. Ogni scuola dovrà disciplinare le modalità che regolano tali momenti in modo da integrare il regolamento di istituto, con l’eventuale previsione, ove lo si ritenga opportuno, di ingressi ed uscite ad orari scaglionati, anche utilizzando accessi alternativi. L’eventuale ingresso del personale e degli studenti già risultati positivi all’infezione da Covid-19 deve essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza». Per quanto concerne l’accesso ai visitatori, questo andrà ridotto e, in ogni caso, dovranno essere osservate tutte le regole previste nel Regolamento di istituto e/o nell’apposito disciplinare interno adottato dal Dirigente scolastico, sentiti il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di istituto (Rspp) e il medico competente. In ogni caso gli istituti scolastici dovranno rispettare l’ordinario ricorso alle comunicazioni a distanza; la limitazione degli accessi ai casi di effettiva necessità amministrativo-gestionale ed operativa, possibilmente previa prenotazione e relativa programmazione; la regolare registrazione dei visitatori ammessi, con indicazione, per ciascuno di essi, dei dati anagrafici (nome, cognome, data di nascita, luogo di residenza), dei relativi recapiti telefonici, nonché della data di accesso e del tempo di permanenza; la differenziazione dei percorsi interni e dei punti di ingresso e i punti di uscita dalla struttura; la predisposizione di adeguata segnaletica orizzontale sul distanziamento necessario e sui percorsi da effettuare; la pulizia approfondita e aerazione frequente e adeguata degli spazi; l’accesso alla struttura attraverso l’accompagnamento da parte di un solo genitore o di persona maggiorenne delegata dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale, nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno della struttura.
Il focolaio tra i braccianti
Focolaio tra i braccianti al servizio di una azienda agricola locale. Dodici lavoratori pendolari di San Michele Salentino, infatti, sono risultati positivi al Covid: ad annunciarlo nel pomeriggio di ieri, attraverso un video pubblicato sul suo profilo facebook, è stato il sindaco Giovanni Allegrini. Un cluster scoppiato il 18 agosto scorso e tuttora monitorato dalla Asl e dalla prefettura di Brindisi. I lavoratori contagiati farebbero parte di un gruppo che per conto di una impresa agricolo della zona si spostano a bordo di pullmini nei campi in provincia di Bari. Tra loro anche componenti dello stesso nucleo famigliare. Stando alle informazioni raccolte dal sindaco, due dei contagiati, che non avevano effettuato il vaccino, sarebbero finiti in terapia intensiva a Bari. E uno dei due sarebbe già stato dimesso e trasferito in un altro reparto. Nel richiamare la comunità locale a prestare al rispetto dei protocolli anticontagio, il primo cittadino ha sottolineato che la gran parte dei lavoratori risultati positivi, avrebbero comunque effettuato la doppia dose di vaccino, e ad oggi lamentano solo lievi sintomi.
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia