Non solo mare. Il Salento ha certamente la sua principale attrattiva turistica nel mare limpido e nelle spiagge e scogliere accoglienti e incontaminate, ma ha molto altro da...
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Un interesse senza alcun dubbio incalzato da blogger e giornalisti internazionali. «Infatti, negli scorsi mesi sono approdati in provincia alcuni importanti giornalisti enogastronomici incuriositi da destinazioni nuove come il centro di Mesagne dove ormai si lavora bene nel food and wine» ha detto ancora Argentieri. Si conferma un brand di qualità nella ristorazione da gourmet Ceglie Messapica, mentre Ostuni secondo il responso dei clienti delle strutture seguite da Federalberghi, come racconta Argentieri sarebbe «troppo turistica e la qualità dell’enogastronomia risulta più mordi e fuggi». Un’altra destinazione in crescita è San Michele Salentino. Mentre una modalità interessante per l’economia locale è la villeggiatura lunga.
Pochi, o rari, sono invece i forfait dovuti alla recente Brexit che avrebbe allontanato qualche turista inglese dall’Italia, Puglia compresa, a causa di una, più che altro temuta che concreta, possibilità di svalutazione economica. Di certo c’è che il territorio dopo un giugno sottotono è stato letteralmente preso d’assalto, e alcune piccole realtà diventate nuove mete turistiche solo da poco si sono trovate impreparate nell’organizzazione. Quando si diventa gettonati bisogna imparare a gestirsi meglio. Come bene, anzi benissimo, è gestito dal mese di marzo dello scorso anno da una nuova presidenza il Museo di Ostuni, inaugurato il 14 maggio 1989 nell’ex monastero carmelitano di Santa Maria Maddalena dei Pazzi. «Molto interesse lo abbiamo riscontrato dopo le visite di luglio e settembre scorsi di Alberto Angela» ha raccontato il presidente Michele Conte. «In particolare, godiamo di un turismo trasversale con l’interesse vivo di spagnoli, inglesi e del sempre più presente turismo giapponese. Tra parco, museo e progetti scolastici abbiamo raggiunto le dieci mila presenze nell’ultimo anno» ha aggiunto Conte. Infatti, il museo ha stipulato un accordo con il Parco Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo per la cooperazione. Si organizzano delle visite gratuite nelle zone umide dell’area naturale protetta del Parco Dune Costiere e nelle aree archeologiche del Parco di Santa Maria d’Agnano.
«E l’incremento di presenze dallo scorso anno si vede, già da Pasqua e Pasquetta e per il Primo maggio abbiamo avuto il pienone che ci ha indicato che la stagione è iniziata prima» ha concluso il presidente del Museo di Ostuni. E sul fronte culinario la tendenze dell’estate 2016 si conferma il fusion: ovvero una contaminazione tra le ricette più tradizionali e dettagli esotici tratti soprattutto dalla cucina orientale o la nuova frontiera gastronomica del vegano. Questa estate non sarà, dunque, difficile trovare sulle carte dei migliori ristoranti contaminazioni tra sushi e burrata o hamburgher di lenticchie. Piatti speciali ma in linea con la temutissima prova costume.
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Quotidiano Di Puglia