L'amministrazione comunale di Brindisi ha interrotto il rapporto di lavoro con una dirigente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi che non ha accettato, secondo quanto affermato...
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La dirigente in questione è Daniela Angelini che percepiva emolumenti per 120mila euro lordi l'anno. L'amministrazione comunale - si legge in una nota - all'atto del suo insediamento, tenuto conto dell'uscita del socio Provincia di Brindisi, ha deciso di intervenire sulla Fondazione 'Nuovo Teatro Verdi' per tentare di risanare bilanci largamente in perdita da anni e che incidevano in maniera sensibile sulle casse del Comune. Tra l'altro, ha dovuto prendere atto del quasi totale azzeramento del fondo di dotazione originario».
«Il Cda della Fondazione - prosegue - ha proposto un piano d'impresa, il ridimensionamento di tutti i costi, a partire dal contenimento di tutti quelli generali, sino ad arrivare a quello del personale (con l'obiettivo comunque di tutelare tutti i posti di lavoro). Pertanto, già a settembre, è stato proposto alla dirigente, al direttore artistico e agli altri dipendenti di accettare un ridimensionamento dei contratti per far sì che si potesse avviare un piano di contenimento delle spese senza operare tagli sui posti di lavoro».
«Mentre il direttore artistico e gli altri dipendenti - conclude - consapevoli della situazione economica di estrema difficoltà, hanno accettato la proposta avanzata dal Cda, la dirigente - nonostante varie sollecitazioni - ha ritenuto di non aderire al tentativo di accordo e non ha accolto la proposta di ridimensionamento dei suoi emolumenti che incidevano da soli al 50 per cento del totale della spesa del personale». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia