Accesso inclusivo in spiaggia, pedana danneggiata dagli scooter

Accesso inclusivo in spiaggia, pedana danneggiata dagli scooter
Una pedana dalla litoranea di via Torre Testa per accedere alla spiaggia libera dell’ex lido Poste a Brindisi. Ed un gazebo in legno con ombreggianti bianchi per rendere...

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Una pedana dalla litoranea di via Torre Testa per accedere alla spiaggia libera dell’ex lido Poste a Brindisi. Ed un gazebo in legno con ombreggianti bianchi per rendere confortevole la giornata al mare. Si tratta della seconda postazione pubblica in spiaggia per i disabili, dopo la passerella di Cala Materdomini.

L'installazione

Nei giorni scorsi il personale della Brindisi Multiservizi (Bms) che tuttavia nelle prime ore della giornata di ieri è tornato in quel tratto del litorale tra lo stabilimento provato Oktagonà e l’ex Lido Saca (tra Punta Penne e Punta Patedda) per mettere mano ai danni causati dai vandali: sulla pedana in plastica che dalla strada arriva a pochi metri dalla riva hanno scorazzato moto e scooter. Ed ha perso regolarità della superficie necessaria a chi la percorrere su una sedia a rotelle o spingendo un passeggino.
Per rendere la pedana più solida e più robusta ai solleciti non previsti, e non consentiti anche dal solo buon senso e dal rispetto per le persone diversamente abili, è stato creato un telaio in legno lungo tutta la sua lunghezza. Certo è che anche questa intelaiatura verrà messa alla prova da chi ritiene sia una cosa normale andare a riprendere l’amica o l’amico in spiaggia con lo scooter lasciato parcheggiato ai margini della litoranea. 
Nessun dubbio che moto e scooter torneranno, nonostante il gazebo con l’icona chiara ed evidente per indicare che lì quell’area, e quella pedana, sono state pensate e costruite per chi non è autosufficiente nella deambulazione, a meno di controlli perlomeno sporadici, una segnaletica stradale ad hoc e magari pure due paletti con una catena ed un cartello per indicare l’uso appropriato.
Sono opere realizzate dall’amministrazione comunale grazie ad un finanziamento della Regione di 20mila euro. Dopo l’abbattimento negli anni scorsi del rudere dell’ex lido, ed il passaggio di consegne da Regione Comune, su quella spiaggia pendono progetti ambiziosi. Che in realtà avrebbero dovuto vedere luce nell’estate corrente. Anche se il progetto esecutivo per la valorizzazione dell’area, richiesta due anni fa dal Comune alla sezione Demanio e Patrimonio della Regione, è pronto per essere messo a bando. Si tratta del progetto dei tecnici comunali guidati dalla dirigente del settore Urbanistica, l’architetto Marina Carrozzo, e prevede in particolare, una spiaggia pubblica attrezzata con aree a parcheggio e la parte del verde con macchia mediterranea. A ciò si aggiunge un chiosco in legno destinato a servizi bar, con servizi igienici per il pubblico. E ci sarà anche un’area ombreggiata, sempre con pedana in legno, coperta da tessuto bianco. Qui è prevista la sistemazione di sedie e tavoli al servizio del bar. Nei pressi del chiosco, inoltre, saranno collocate le docce, i lavapiedi e un deposito. 
Nulla di fatto nemmeno per il food truck, il chiosco mobile con alimenti e bibite. Il progetto non è andato in porto perché inizialmente, a causa delle prescrizioni troppo stringenti, nessuno ha partecipato al bando. E così è stata bandita una seconda gara, con previsioni meno fiscali. Il vincitore, tuttavia, alla fine ha rinunciato. 


Infine è prevista anche la creazione di un parcheggio pubblico proprio di fronte all’ex Lido Poste. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia