BRINDISI - C'era stata una sparatoria prima dell’omicidio di Giampiero Carvone, il ragazzo diciannovenne di Brindisi ucciso la notte del 10 settembre scorso: due giovani...
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A finire in carcere con l’accusa di porto abusivo di armi ed esplosione di colpi d’arma da fuoco i due brindisini Stefano Coluccello, 28 anni, già detenuto ai domiciliari per una tentata estorsione, e Giuseppe Sergio, 20 anni. I due, secondo la ricostruzione degli agenti della squadra mobile di Brindisi, avrebbero esploso un colpo di fucile a canne mozze nei confronti di due amici di Carvone, ritenuti responsabili del furto d’auto , insieme al 19enne, in uso a Coluccello.
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La sparatoria sarebbe avvenuta qualche ora prima dell’omicidio in una piazzetta a pochi passa dalla casa di Carvone, tra l'altro dinanzi a gente e bambini che affollavano la strada. Coluccello e Sergio avrebbero intimato ai due ragazzi di risarcire i danni causati all’autovettura durante il furto. Per rafforzare le minacce avrebbero esploso un colpo di fucile a canne mozze in una piazzetta affollata da famiglie e bambini. L’arma non è stata rinvenuta ma dagli accertamenti investigativi e dalle testimonianze raccolte gli investigatori sono riusciti a risalire ai presunti responsabili. Coluccello e Sergio sono stati così arrestati e portati in carcere. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia