In mare una barca a vela di pregio sconosciuta al Fisco: sequestro e denuncia

Militari della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Brindisi hanno sequestrato una barca a vela di pregio, a due alberi, della lunghezza di 15 metri,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Militari della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Brindisi hanno sequestrato una barca a vela di pregio, a due alberi, della lunghezza di 15 metri, priva di bandiera e sconosciuta al fisco, nell'ambito delle attività di contrasto dei traffici illeciti e delle violazioni economico-finanziarie eseguite nelle acque antistanti alla costa.

Denunciato l'armatore

Le Fiamme Gialle hanno controllato l'imbarcazione la quale, seppure con bandiera di un Paese europeo, non è risultata in possesso di un documento idoneo a dimostrarne l'effettiva provenienza. Per tale motivo, non sono state ritenute valide la copertura assicurativa e le certificazioni attestanti la sua idoneità a navigare in sicurezza. Sulla scorta di queste evidenze, il veliero è stato sequestrato e il suo armatore denunciato all'Autorità Giudiziaria.

Barca sconosciuta al Fisco

Inoltre, a seguito delle verifiche effettuate circa l'osservanza degli obblighi fiscali che disciplinano la proprietà di imbarcazioni all'estero, i finanzieri hanno riscontrato che il proprietario non ne ha indicato la titolarità nella propria dichiarazione dei redditi. Infatti, nel tentativo di nascondere la proprietà di imbarcazioni (spesso di lusso) al Fisco italiano e, nel contempo, realizzare una notevole riduzione dei costi, molti «armatori» adottano la strategia di «emigrare», solo formalmente, verso registri navali esteri, dismettendo così la bandiera nazionale, ricorrendo al fenomeno noto come «flagging out», che garantisce anche una semplificazione degli obblighi per la navigazione.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia