«Ex sindaco di Ostuni incandidabile»: la sentenza di primo grado

«Ex sindaco di Ostuni incandidabile»: la sentenza di primo grado
 Il Tribunale civile di Brindisi ha accolto il ricorso presentato dal ministero dell'Interno e ha dichiarato «l'incandidabilità» per...

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 Il Tribunale civile di Brindisi ha accolto il ricorso presentato dal ministero dell'Interno e ha dichiarato «l'incandidabilità» per l'ex sindaco di Ostuni Guglielmo Cavallo e per gli ex consiglieri comunali Francesco Beato e Giuseppe Corona, quest'ultimo anche assessore dal luglio del 2019 al maggio del 2021. La pronuncia del Tribunale rientra tra le misure collegate allo scioglimento per infiltrazione mafiosa che era stato disposto per il Comune di Ostuni dal Dpr del 27 dicembre del 2021, su proposta del ministero dell'Interno. In seguito a quel provvedimento, il 28 marzo del 2022 la Prefettura di Brindisi ha avanzato al Tribunale l'istanza del procedimento «finalizzato alla declaratoria di incandidabilità» per i tre ex amministratori. La pronuncia del Tribunale di Brindisi arriva a poco più di un mese dalle amministrative in programma ad Ostuni, con Cavallo che aveva già annunciato la sua candidatura a consigliere comunale.

I riflessi

Gli effetti di questa sentenza vengono applicati solo a giudizio definitivo, al momento, così Cavallo potrebbe comunque concorrere alla carica di consigliere comunale, avendo comunque rinunciato a ricandidarsi a sindaco, in occasione delle prossime elezioni amministrative del 14 e 15 maggio prossimi. Il suo legale, infatti, l'avvocato Pietro Quinto, ha già preannunciato il ricorso alla Corte d'Appello di Lecce. «Non vi sono contestazioni specifiche nei confronti dell'ex sindaco Cavallo, ma solo l'affermazione circa presunte omesse iniziative da parte della sua amministrazione, circostanza che però trova obiettiva smentita nel fatto che proprio Cavallo - afferma Quinto - nel breve periodo della sua gestione amministrativa e dopo avere ereditato una situazione abbastanza complessa, assunse opportune iniziative per evitare qualsiasi condizionamento o infiltrazione di gruppi malavitosi, arrivando addirittura a far dimettere degli amministratori» con «contestazioni personali». 

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Quotidiano Di Puglia