Dalle parole si passa ai fatti: il piano di riordino ospedaliero varato dalla Regione Puglia e approvato dai ministeri dell’Economia e della Salute ha ufficialmente...
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La prima indicazione che la Regione consegna all’azienda sanitaria è quella che vede il 31 dicembre prossimo quale termine di conclusione dei lavori che consegneranno al Brindisino la nuova rete territoriale di assistenza e di emergenza/urgenza, rispettando le prescrizioni contenute nel decreto ministeriale 70, il regolamento recante la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. Entro la fine dell’anno in corso, quindi, si dovrebbe avere la riconversione in presidi territoriali di assistenza (Pta), degli ormai ex ospedali Umberto I di Fasano, Ninetto Melli di San Pietro Vernotico e San Camillo de’ Lellis di Mesagne, strutture di competenza dell’Asl di Brindisi.
«L’azienda sanitaria di Brindisi – si legge nella delibera che contiene le indicazioni per la riconversione dei presidi - ha già provveduto, nelle fasi di evoluzione del piano regionale di riordino della rete ospedaliera fin qui succedutesi, a dotarsi di progetti di riconversione di ospedali in presidi territoriali. In particolare, sono stati approvati, con le deliberazioni del direttore generale dell’Asl, Giuseppe Pasqualone, i progetti di riconversione delle strutture di seguito elencate: il presidio di Cisternino; il presidio di Ceglie Messapica; il presidio di Mesagne.
Rilevato che il progetto di riconversione dell’ospedale di Fasano in Presidio Territoriale di Assistenza è in fase di definizione più avanzata rispetto a quello relativo agli altri ospedali di competenza dell’Asl interessati dall’analoga procedura e che le condizioni strutturali dell’ospedale di Ostuni favoriscono la realizzazione degli accorpamenti funzionali all’attuazione del piano regionale di riordino della rete ospedaliera, il direttore generale Pasqualone ha disposto l’adeguamento o la soppressione, a seconda dei casi, dei posti letto delle strutture interessate e la rimodulazione dei servizi secondo le disposizioni del piano. Le novità, poi, si estendono anche alla riorganizzazione della pianta organica dei presidi che verrà integrata a seconda delle necessità derivanti dalla nuova impostazione della rete dell’assistenza territoriale brindisina: è prevista, in questo senso, l’assunzione di diverse figure professionali, infermieri e medici su tutti, per soddisfare le specifiche del piano di riordino regionale. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia