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Un ex sacerdote, scomunicato dalla Chiesa perché non riconosce il vicariato di papa Francesco I, è ospite questo pomeriggio in città in un incontro organizzato presso l'hotel Palazzo Virgilio di Brindisi. Allertando non poco la diocesi di Brindisi: «Quel prete è scomunicato e chi partecipa a un suo incontro cade in peccato mortale ed è tenuto a chiedere l’assoluzione al confessore. Si invitano quindi i fedeli, che hanno a cuore la comunione ecclesiale, a non prender parte a tale incontro». Queste le parole che il vescovo Giovanni Intini ha rivolto ai fedeli brindisini attraverso un comunicato apparso sul sito web dell'Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni a riguardo del “signor” Enrico Bernasconi.
«Il vero papa è Benedetto XVI non Bergoglio»
Viene infatti definito “signor” e null'altro l'ex sacerdote di San Severo (in provincia di Foggia) da quando è in corso “ipso facto” nella scomunica “latae sententiae” avendo dichiarato, il 28 aprile 2020, sul sito internet “Rivelazione.net”: “Il vero papa è Benedetto XVI, non Bergoglio!” E poi: «Io celebro messa in un unione con il vero Vicario di Cristo». Dopo quanto accaduto la curia ha stabilito quanto segue: «Non essendoci stato fino ad oggi alcun atto di pentimento e di ritrattazione da parte del signor Bernasconi - continua nel suo messaggio il vescovo Intini -, egli permane fuori dalla comunione ecclesiale. Altresì è fatto divieto ai presbiteri parroci e rettori di chiese, amministratori parrocchiali e superiori di istituti religiosi di concedere al suddetto signor Bernasconi luoghi di culto e spazi interni o esterni di proprietà di enti ecclesiastici».
Dopo quanto espresso e in seguito all'arrivo della scomunica (in data 19 ottobre del 2020), si legge ancora nella lettera: «Il signor Bernasconi non è in comunione con la Chiesa universale e quindi non può esercitare in modo legittimo il ministero presbiterale: le celebrazioni da lui presiedute e i sacramenti da lui amministrati sono illeciti e nessun fedele può e deve prendervi parte».
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