Continuano ad arrivare adesioni alla manifestazione, voluta da Salute Pubblica e prevista per domani alle 18.30 di fronte al municipio, contro l’emergenza rifiuti. Nelle...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Cittadini e associazioni vogliono risposte ma soprattutto chiedono che i servizi siano all’altezza della tariffa pagata attraverso la Tari, tra le più alte in Italia. Allo stato attuale, infatti, la situazione dell’igiene urbana a Brindisi è tutt’altro che idilliaca ed anzi proprio il mese di aprile ha fatto registrare il peggior risultato in assoluto per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata, con il record negativo non solo dall’arrivo di Ecologica Pugliese ma anche di tutta la storia della città dall’istituzione della differenziata stessa: il 18,61 per cento.
«Il degrado - confermano i No al Carbone nell’aderire alla manifestazione - è sotto gli occhi di tutti, è evidente l’incapacità dell’amministrazione comunale di gestire un problema quotidiano come quello della raccolta dei rifiuti, siamo in continua emergenza con gravi problemi di salute pubblica e uno stato di cose che genera anche danni di immagine alla città per i turisti che la visitano. Inaccettabile inoltre l’invio delle cartelle Tari, una delle più alte d’Italia, con un servizio assolutamente inesistente».
L’auspicio è quello di un intervento urgente ma soprattutto «lo sviluppo di soluzioni alternative ai vecchi modelli di gestione rifiuti che guardino alle esperienze virtuose di paesi vicini, senza andare lontano, come quelle di Francavilla Fontana o il comune di Melpignano.
Le cose, invece, per l’azienda di Capurso non stanno proprio così. «La situazione della gestione dei servizi di raccolta rifiuti a Brindisi - ammettono - non è ottimale. La Ecologica Pugliese non lo nega. Alcune criticità certamente sussistono, come del resto si presentano in ogni città d’Italia, ma in questo caso vengono enfatizzate e strumentalizzate, probabilmente per fini e per interessi diversi».
La causa principale della grave situazione attuale sarebbe da ricercare nella situazione di «assoluta precarietà» di Ecologica, «con la prospettiva di abbandonare il territorio da un momento all’altro». Una incertezza tale da rendere impossibile «eseguire alcuna programmazione e conseguire risultati migliorativi».
Solo una buona interlocuzione tra gestore e amministrazione, infatti, «sarà possibile realizzare progetti a beneficio della città. Agire in sinergia è una condizione necessaria per ottenere uno svolgimento efficiente di tutte le attività. Ogni parte ha un ruolo fondamentale: i cittadini di ogni quartiere dovranno impegnarsi maggiormente nel rispetto degli orari di conferimento dei rifiuti, l’azienda dovrà garantire il regolare svolgimento delle operazioni di raccolta e spazzamento, il Comune dovrà intensificare l’opera di controllo, anche ricorrendo più di frequente al proprio potere sanzionatorio».
E intanto, annuncia la società, sono stati programmati in collaborazione con la Multiservizi interventi di pulizia radicale quartiere per quartiere. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia