BRINDISI - Ecco i contenuti della conferenza stampa del procuratore Marco Dinapoli sull'inchiesta che ha portato all'arresto del sindaco di Brindisi Mimmo Consales e...
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Ore 11.58 - Dinapoli: "La prima rata del debito, di 6600 euro in contanti, pagato da un dipendente di Equitalia. Le modalità di pagamento molto opache sono state di 6 rate. I conti correnti di Mimmo Consales non giustificano l'uscita di tali somme di denaro. E quindi è iniziata la seconda indagine, con perquisizioni in uffici e abitazioni degli indagati".
Ore 12.02 - "Acquisite informazioni utili a dimostrare il solido legame tra Screti e Consales, e abbiamo documentato il passaggio di denaro di un dipendente della società di Screti, la Nubile, per il pagamento del debito. Ci sono stati incontri riservati tra Consales e Screti, nei computer della Nubile un progetto inviato dal sindaco alla Regione".
Ore 12.10 - "L'impianto di biostabilizzazione progettato nel 2001, mai entrato in funzione, era ormai obsoleto e andava ristrutturato. Non consentiva, infatti, la selezione del rifiuto: il contratto, dunque, non poteva essere firmato. E l'impianto di biostabilizzazione non poteva entrare in funzione. Nonostante ciò nel novembre del 2013 il sindaco firma l'ordinanza urgente per l'avvio della struttura, urgenza che non era motivata. Per due anni e mezzo l'impianto ha funzionato benché non a norma grazie a quella ordinanza firmata dopo i contatti e gli incontri informali tra Consales e Screti".
Ore 12,14 - "Il Cdr (prodotto dei rifiuti, ndr,) non veniva venduto perché era di cattiva qualità. Anche l'area tecnica del Comune ha effettuato perizie tecniche che confermano l'inadeguatezza dell'impianto. La produzione del Cdr è risultata di gran lunga inferiore rispetto al rifiuto finito in discarica, circostanza che ha consentito un introito maggiore nelle casse della società Nubile, per 3milioni di euro a fronte di un danno ai comuni dell'Oga (nove comuni della provincia di Brindisi) di 500mila euro". La considerazione: "A pagare sono i cittadini".
Ore 12,18 - Ancora il procuratore Marco Dinapoli: "Circostanze fatte presenti al sindaco Consales che però non ha mai ritenuto di revocare il contratto con Nubile, rescisso solo dal commissario dell'Oga".
Si ipotizza una "Commistione di interessi: il pagamento di 50 mila euro da parte del comune per pagare i dipendenti della Nubile". E' stato sottolineato che Vergara, il commercialista di Lecce anch'egli arrestato e amministratore della Nubile, "non è il commercialista di Consales".
Al sindaco Consales, tra le ipotesi di reato, vi è anche quella di truffa aggravata ai danni di ente pubblico.
Ore 12,24 - Dinapoli: "Sei rate per complessivi 30mila euro, un decimo del debito pagato in maniera illecita, il resto del debito con Equitalia di Consales è ancora da pagare. Il sindaco non ci ha mai detto da dove provenissero i soldi in contanti delle rate versate".
Il procuratore Dinapoli ha poi riferito che c'è un quarto indagato a piede libero: "E' un tecnico della Nubile".
Ore 12,26 - "Nel firmare l'ordinanza il sindaco Consales ha ignorato anche una segnalazione della Procura antimafia. La Procura è lontana dalla politica, sta sui fatti".
Ore 12,29 - "L'impianto Nubile è stato posto sotto sequestro perché colmo di rifiuti, una vera e propria discarica".
La conferenza stampa si è conclusa ieri alle 12.30.
A cura di Nicola Quaranta e Roberta Grassi Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia