«Niente parcheggi, niente lavoro». Era il titolo della protesta dei commercianti del lungomare brindisino che, nel febbraio 2015, evidenziarono tutte le loro...
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«Il piazzale – dichiarò Carmela Episcopo - con questo divieto di sosta, sembra non essere più accessibile ai brindisini: è un deserto. Tutto ciò penalizza la vivibilità di questo pezzo importante della città, così come di chi ci lavora». A completare il quadro di un centro cittadino che soffre problemi di viabilità da diversi anni, ciò che accade lungo i corsi principali. Dal piano urbano della mobilità del 2001, che modificò l’utilizzo dei corsi in maniera sensibile, si sono susseguiti interventi di riapertura sperimentale, modifiche, posizioni a favore e contro un centro pedonale, e le costanti difficoltà di presentare aree di parcheggio. Corso Garibaldi attualmente vieta nuovamente la sosta delle auto, in un tratto che garantirebbe 38 parcheggi. Fra i corsi gli stessi commercianti appaiono divisi, e se è comunque più diffusa e netta l’idea di riaprire corso Garibaldi ai parcheggi, c’è chi su corso Roma propone anche la chiusura di questo tratto solo in alcune fasce orarie. Una situazione non semplice, per il mondo commerciale brindisino, che viene rimarcata anche dai numeri. Nel primo trimestre del 2017, secondo un rapporto a cura del servizio “Economia Locale”, della Camera di Commercio, «la città di Brindisi presenta il numero più elevato di chiusure di imprese commerciali al dettaglio nell’intera provincia, ovvero 45 aziende». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia