Climatizzatori rotti all'ospedale Perrino, la denuncia della Cgil: «Nei reparti si boccheggia»

L'ospedale Perrino di Brindisi
Trenta gradi, umidità al 64 per cento, una sensazione di caldo percepita che sfiora quasi i 40 gradi. Nell’ospedale “Perrino” di Brindisi sono tante le...

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Trenta gradi, umidità al 64 per cento, una sensazione di caldo percepita che sfiora quasi i 40 gradi. Nell’ospedalePerrino” di Brindisi sono tante le emergenze da affrontare.

Non c'è pace per la sanità brindisina

Alla carenza di medici e infermieri si aggiunge, da qualche giorno, il sistema di aria condizionata completamente fuori uso. Questa congiuntura di eventi sta mettendo a dura prova la capacità dell’ospedale di fornire cure adeguate e condizioni accettabili per i pazienti e il personale sanitario. Le temperature estive sono diventate insopportabili all’interno dell’edificio, creando un ambiente opprimente e insalubre per pazienti e operatori sanitari. L’aria stagnante e soffocante, senza condizionatori, può avere gravi conseguenze sulla salute dei pazienti, specialmente quelli con condizioni preesistenti. L’incapacità di mantenere una temperatura confortevole può influire negativamente sui tempi di recupero e il benessere psicologico dei malati. Nel frattempo, il personale sanitario è costretto a svolgere il proprio lavoro in condizioni estreme, compromettendo la loro efficienza e attenzione.

La denuncia del sindacato

La Fp Cgil, attraverso una nota, richiama l’attenzione su l’ennesimo evento increscioso accaduto all’ospedale “Perrino”. «Negli ultimi giorni, - scrive Chiara Cleopazzo, segretaria provinciale Fp Cgil - una condizione di caldo eccezionale ha pesantemente influito sulle condizioni ambientali del padiglione D, dove il sistema di climatizzazione è attualmente inoperante. Questa situazione non solo rende l’ambiente di lavoro inadeguato per il nostro personale, ma mina anche il benessere e la sicurezza dei pazienti, creando condizioni potenzialmente pericolose. Il nostro personale sanitario, già oberato da turni estenuanti dovuti alla preoccupante carenza di organico, è ora sottoposto ad una ulteriore e inaccettabile pressione, dovuta alla mancanza di un sistema di climatizzazione efficiente». Tale condizione, oltre a compromettere la loro salute e sicurezza, rischia di influenzare negativamente sulla qualità dell’assistenza sanitaria fornita. 

Rischi per pazienti e operatori

«Il quadro si aggrava ulteriormente - ribadisce la Cleopazzo - quando si considerano le potenziali conseguenze di queste condizioni estreme sui pazienti, particolarmente quelli ricoverati nella Stroke Unit. Questi pazienti, spesso anziani e affetti da gravi patologie, potrebbero subire gravi danni alla salute a causa dell’ambiente ospedaliero eccessivamente caldo. Nonostante le reiterate segnalazioni inviate alla vostra direzione e all’azienda sanitaria competente, ad oggi non abbiamo ancora ricevuto riscontri concreti sulle misure adottate per risolvere l’attuale crisi. Questa inerzia non solo alimenta la nostra preoccupazione, ma rappresenta anche una flagrante violazione delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e tutela della salute dei pazienti. Pertanto, chiediamo un intervento immediato, deciso e risolutivo da parte della Asl Brindisi, per affrontare e risolvere questa situazione di emergenza. È di fondamentale importanza garantire un ambiente di lavoro e di assistenza sicuro, salubre e conforme alle normative vigenti per il personale e i pazienti dell’ospedale Perrino. Il silenzio e l’ inoperosità non sono un’opzione ammissibile in una situazione di tale gravità».

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Quotidiano Di Puglia