Morì l'amica che era con lui nell'auto ribaltata: assolto il conducente

Morì l'amica che era con lui nell'auto ribaltata: assolto il conducente
In via Cappuccini a Brindisi, è la notte tra il 4 e il 5 novembre del 2011 quando un muro maledetto, all’incrocio con via Adamello ferma la corsa di un’auto e...

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In via Cappuccini a Brindisi, è la notte tra il 4 e il 5 novembre del 2011 quando un muro maledetto, all’incrocio con via Adamello ferma la corsa di un’auto e il cuore della giovane Giorgia Zuccaro, di 29 anni. Intorno alle due, la Fiat Punto guidata dal 30enne Giuseppe Lonoce si era improvvisamente ribaltata su un fianco dopo l’impatto iniziale con un’altra auto, aprendosi poi lungo il tettuccio come una scatola di sardine. Una visione impressionante per i primi soccorritori. L’auto, capovolta, si era poi fermata al centro della strada e per la giovane (che abitava poco lontano dal luogo dell’incidente) l’impatto avuto con l’asfalto era risultato fatale, purtroppo.


Oggi, sette anni dopo, non c’è più nessuna responsabilità per quella tragedia: il 37enne Giuseppe Lonoce, nonché unico imputato per omicidio colposo a causa di quell’incidente stradale, è stato assolto dalla Corte d’Appello di Lecce perché “il fatto non sussiste”. Nel corso della sentenza di secondo grado, avvenuta alla presenza dell’avvocato di fiducia Luca Leoci, sono stati prescritti, inoltre, i reati contravvenzionali di guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e senza patente che a Lonoce erano stati contestati in aggiunta all’omicidio colposo. Le motivazioni saranno depositate nelle prossime settimane. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia