False dichiarazioni per scalare la graduatoria delle case popolari: 37 indagati

False dichiarazioni per scalare la graduatoria delle case popolari: 37 indagati
BRINDISI - Le lenti della magistratura sulla graduatoria per gli alloggi popolari. Sono 37 le persone di Mesagne denunciate alla procura della Repubblica di Brindisi per i...

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BRINDISI - Le lenti della magistratura sulla graduatoria per gli alloggi popolari. Sono 37 le persone di Mesagne denunciate alla procura della Repubblica di Brindisi per i reati di falso in atto pubblico e truffa ai danni dell'ente comunale. I reati sono scaturiti dalle presunte dichiarazioni mendaci che i denunciati hanno sottoscritto nel dichiarare i requisiti necessari per ottenere in locazione le abitazioni di proprietà del Comune di Mesagne. Le indagini sono state condotte dai carabinieri e dalla polizia locale. Stando alle indagini i 37 sottoscrittori avrebbero violato - è questa l’ipotesi - le disposizioni degli articoli 483/495 e 640 del codice penale, che puniscono «chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità». Naturalmente i benefici conseguiti dal dichiarante, a seguito di emanazione del provvedimento risultante dal procedimento completo, decadono se le dichiarazioni effettuate sono false.

Le accuse

I fatti verificatisi a Mesagne hanno avuto come obiettivo finale l’inserimento dei vari richiedenti nella graduatoria provvisoria per l’assegnazione in locazione di immobili di proprietà del Comune. Alcuni di questi richiedenti hanno già ottenuto l’immobile mentre altri sono in attesa. Le indagini dei carabinieri e dei vigili urbani sono partite per verificare che le dichiarazioni rese dai richiedenti fossero veritiere. Pertanto, sono stati effettuati una serie di accertamenti, sono stati incrociati i dati tra i vari uffici pubblici al termine dei quali è stata riscontrata un’alta elusione e falsità di dichiarazioni sottoscritte come veritiere dai dichiaranti. Tutti i faldoni delle indagini sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Brindisi. Le indagini sono ancora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi.

 

 

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Quotidiano Di Puglia