Tragedia a bordo del pattugliatore: marinaio si uccide con in colpo di pistola

Tragedia a bordo del pattugliatore: marinaio si uccide con in colpo di pistola
Tragedia a bordo di una nave della Marina militare - il pattugliatore d'altura “Staffetta” - attraccata temporaneamente nella stazione navale di Brindisi: questa...

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Tragedia a bordo di una nave della Marina militare - il pattugliatore d'altura “Staffetta” - attraccata temporaneamente nella stazione navale di Brindisi: questa mattina un giovane marinaio di seconda classe G.G., un 20enne originario della provincia di Foggia, si è tolto la vita con un colpo di arma da fuoco: una pistola - che a quanto pare non era in dotazione al marinaio - trovata poi accanto al corpo. Era da poco passata l'alba, fra le ore 6 e le 7, quando in quel tratto del Seno di Ponente si è consumato il dramma.

Lo sparo ha svegliato i compagni

Il rumore dello sparo ha immediatamente allertato alcuni commilitoni del ragazzo, ma le condizioni per prestare un primo soccorso sono apparse subito gravi. Subito dopo, una chiamata al 118 ha permesso ai soccorritori di raggiungere la banchina (proprio sotto il castello Svevo) dove stazione il pattugliatore “Staffetta”, ma nonostante ogni tentativo di rianimazione per il ragazzo non c'è stato nulla da fare. Al momento, nulla è emerso sulle ragioni che hanno portato il militare (un volontario in ferma prefissata di un anno) all’estremo gesto. Quanto di tragico accaduto è poi rimbalzato nel Foggiano, dove vivono i parenti del 20enne. I familiari sono arrivati dopo qualche ora in città. La salma è ora a disposizione del pm di turno del tribunale di Brindisi. I rilievi a bordo del pattugliatore sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo investigativo. Un via vai di militari, insieme a tanto sconforto. Per tutta la giornata di ieri, un clima del genere non si era mai registrato in quel tratto del porto dove il Comando della Marina militare presta servizio dalla lontanissima Prima guerra mondiale. Silenzio e lacrime per un un gesto che resta quindi inspiegabile. Nel tardo pomeriggio, la Marina militare (Comando Marina sud di Taranto) ha reso noto, attraverso un comunicato, alcuni dettagli sulla morte del militare, precisando: “L'arma è stata ritrovata nelle immediate vicinanze del corpo. Sono in corso accertamenti per cercare di individuare le dinamiche dell'accaduto. Il capo di Stato maggiore della Marina militare, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, esprime il più sentito cordoglio a nome di tutta la Forza armata”. Poco è quindi emerso su quei tragici momenti che hanno visto i commilitoni del giovane cercare di prestare un primo soccorso in seguito allo sparo. Proiettati davanti a una scena incredibile: il corpo del marinaio riverso per terra in una pozza di sangue e una pistola nelle vicinanze. Dettagli, come alcune testimonianze, che ora serviranno agli investigatori per cercare di fare chiarezza su quanto accaduto. Tra cui, mettere insieme le ultime ore trascorse in vita dal giovane marinaio di seconda classe. Nave “Staffetta” è il quarto pattugliatore costiero della Marina italiana. Le altre unità gemelle sono “Esploratore”, “Sentinella” e “Vedetta”, costruite tra il 1995 e il 1997. Tra le missioni assegnabili alla nave si possono ricordare le operazioni di ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare e la vigilanza e tutela dell'ambiente marino. La nave, nell'ambito di una regolare turnazione tra le unità gemelle impiegate nell'ambito della “Multinational Force and Observers” (forza Onu), rientra periodicamente in Italia, tra cui facendo tappa presso il porto di Brindisi, per effettuare una sosta di lavori e manutenzioni. 

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Quotidiano Di Puglia