Svolta positiva sulla vertenza che dalla fine di giugno vede coinvolti 177 lavoratori della Tecnomessapia, l’azienda cegliese del comparto aeronautico che proprio dalla fine...
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Di positivo c’è un impegno da parte di Leonardo a riconoscere commesse all’azienda cegliese a partire da novembre: questi nuovi contratti potrebbero sbloccare la procedura per il riconoscimento della cassa integrazione straordinaria che il Ministero del lavoro aveva sospeso, di positivo c’è che Tecnomessapia ha previsto una somma, anche se esigua, da destinare ai lavoratori quale anticipo del Tfr (trattamento di fine rapporto) visto che si contano in quasi quattro i mesi senza stipendio. E nel frattempo direttamente da Leonardo giunge un rinnovato impegno ad esserci sul territorio e a trovare le soluzioni necessarie per continuare ad esserci.
Il rispetto dell’accordo sottoscritto al Mise il 20 luglio scorso sembrava dovesse diventare lettera morta. Era metà settembre quando la vertenza Tecnomessapia sembrava essersi messa al peggio. Sono trascorsi giorni difficili, densi di tensione fino a ieri quando nel corso della riunione che si è svolta in Confindustria tra Tecnomessapia e organizzazioni sindacali, si registra una significativa apertura da più parti anche se non ancora concretizzate e messe nero su bianco. «La prima notizia – riferisce Michele Tamburrano segretario di Fim Cisl – è che il Ministero del lavoro aveva inviato una lettera a Tecnomessapia con la quale informava che era stato sospeso il decreto della cassa integrazione e che aveva mandato alla Direzione territoriale del lavoro una richiesta di approfondimenti». Attraverso Confindustria, Tecnomessapia ha già risposto e ha ottemperato alla richiesta di integrazioni chiesta dal Ministero del lavoro. E poi c’è la questione che era rimasta in sospeso con Leonardo. Leonardo e Tecnomessapia si sarebbero dovuti incontrare nei primi giorni di ottobre e l’incontro è poi saltato per motivi non meglio precisati. «Da quanto ha riferito Tecnomessapia - spiega il segretario Fin - dai primi giorni di novembre la società cegliese tornerà a lavorare per Leonardo con lavorazioni di montaggi che si svolgeranno nella nuova sede aperta a Ceglie».
Non è dato sapere, almeno per ora, l’ammontare della commessa, il numero delle ore richieste e quanti lavoratori saranno coperti. Né pare che nulla, al momento sia stato ancora messo nero su bianco.
Infine, c’è la questione degli stipendi.
Quotidiano Di Puglia