Fiamme nell'ex Collegio Navale. A fuoco cumuli di rifiuti

Fiamme nell'ex Collegio Navale. A fuoco cumuli di rifiuti
Nuovo incendio, nel primo pomeriggio di ogg, nel vecchio archivio presente all’interno della palazzina dell’ex Corpo Forestale dello Stato di via Ettore Ciciriello,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Nuovo incendio, nel primo pomeriggio di ogg, nel vecchio archivio presente all’interno della palazzina dell’ex Corpo Forestale dello Stato di via Ettore Ciciriello, ubicata nel parco dell’ex Collegio navale, al quartiere Casale a Brindisi.

La vicenda

Una storia infinita per questo edificio già vandalizzato e incendiato altre volte da quando, nel 2014, i carabinieri del Comando Forestale di Brindisi (estranei a quel degrado e che occupavano limitatamente il piano superiore) si sono trasferiti presso un’altra sede.
L’immobile, già di proprietà della Regione Puglia, presenta una cattiva manutenzione e conservazione ed è stato ceduto pochi anni fa in comodato d’uso per 99 anni al Comune di Brindisi che l’anno scorso ha realizzato un bellissimo parco lungo quel “polmone verde” che sovrasta il Seno di Ponente.

Oggi, intorno alle 13, dopo che tracce di fumo uscivano da alcune finestre del vecchio archivio, i vigili del fuoco del Comando provinciale sono stati allertati da alcuni passanti per intervenire presso alcune stanze dove è ancora presente materiale infiammabile, come incartamenti, faldoni di vecchie Gazzette ufficiali risalenti agli anni ‘90, computer e mobilia di ogni genere. Mettendo così in sicurezza l’intero stabile con l’utilizzo degli autorespiratori: il fumo che si sprigionava tra le fiamme (chiaramente alimentate in modo doloso da ignoti) non permetteva ai pompieri libero accesso nelle stanze ubicate ai vari piani, come anche nella zona sotterranea dove sono presenti scaffalature di metallo e, soprattutto, materiale cartaceo.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia