Secondo la denuncia formulata ai carabinieri, avrebbe utilizzato un “righello” per bacchettare in testa gli scolari. Finita davanti al giudice nel procedimento...
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Il caso, come detto, prende vita dalla denuncia di una mamma che, preoccupata dai racconti dei due bimbi, si è rivolta ai militari nel maggio del 2016. Il procedimento per rito abbreviato si è concluso con la condanna in primo grado per l’educatrice, colpevole di maltrattamenti nei confronti di tre bimbi. La donna è stata assolta dalla stessa accusa nei confronti di un altro piccolo studente. In attesa di conoscere le motivazioni e, quindi, del probabile ricorso in appello, restano agli atti i racconti dei bambini, che parlano dell’utilizzo della “bachetta magica”, ovvero un righello, utilizzato, sempre secondo l’accusa, per colpire le teste degli alunni. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia