Scatta l’allarme alga tossica a Torre Canne e Forcatella. A lanciarlo è l'Arpa Puglia che ha registrato, nei primi 15 giorni di luglio, picchi di presenza di...
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Lo scorso anno l’allarme scattò ad agosto, quindi, in questo 2016, si è in largo anticipo. Il Ministero ha emanato di recente delle nuove linee guida che fissano a 30mila cellule al litro il livello al di sopra del quale scatta l'insorgenza di un eventuale rischio sanitario, ma solo considerando la concentrazione dell'alga nelle acque in colonna, quindi non quelle sui fondali. Di norma gli stabilimenti coinvolti e le stesse amministrazioni comunali devono allertare i bagnanti e di conseguenza anche le strutture sanitarie sui pericoli derivanti dalla presenza dell'alga tossica, soprattutto durante le mareggiate. Uno dei motivi per cui prolifera l’alga tossica è il surriscaldamento delle acque ma pare ve ne siano altri anche in cui conta il fattore umano. La Ostreopsis ovata non crea danni seri alla salute. Si possono manifestare malori, però, nel caso di mare mosso. L'alga infatti solamente se inalata dà problemi e la nebulizzazione avviene appunto quando le acque sono agitate. Non è con il contatto con la pelle che si scatenato i sintomi causati dalla sua tossina. I problemi, infatti, non sorgono facendo il bagno, ma quando, in presenza di mare mosso, la tossina viene nebulizzata nell'aria e quindi inalata. «E' inalandola - sottolineano gli esperti - che si possono avere sintomi parainfluenzali, congiuntiviti, mal di gola, diarrea e anche febbre. Ma tutto passa nell'arco di 24-48 ore». Ad essere maggiormente colpiti sono i soggetti più fragili come i bambini e gli anziani. Per far fronte ai sintomi, l'Ordine dei medici ricorda ogni anno che è meglio evitare l'assunzione di antibiotici e che occorre valutare caso per caso la terapia da seguire. Delle volte potrebbero bastare soltanto un antipiretico ma se intervenissero infezioni di tipo batterico ecco che potrebbe servire anche una cura di farmaci a base di cortisone.
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Quotidiano Di Puglia