Euroapi lascia l'Italia e mette in vendita lo stabilimento ex Sanofi: in bilico il futuro di 250 lavoratori

Lo stabilimento Euroapi (ex Sanofi) di Brindisi
Proprio come accaduto con Basell, anche per Euroapi, ex Sanofi, mercoledì è arrivato l’annuncio a sorpresa, prima ai sindacati e mezz’ora dopo ai...

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Proprio come accaduto con Basell, anche per Euroapi, ex Sanofi, mercoledì è arrivato l’annuncio a sorpresa, prima ai sindacati e mezz’ora dopo ai lavoratori: il sito produttivo di Brindisi non è considerato redditizio e, di conseguenza, la società intende venderlo. Come accadrà anche per quello di Haverhill, nel Regno Unito.

I timori per il futuro

La società che aveva sostituito Sanofi con l’intenzione di aggiornare ed ammodernare lo stabilimento di Brindisi, dunque, lascia l’Italia. Tra le polemiche dei sindacati, preoccupati per il futuro dei 250 dipendenti diretti dell’impianto brindisino. Non è dato sapere, infatti, almeno per il momento, se allo stato esiste già un compratore e cosa ne sarà dei dipendenti in attesa della (eventuale) vendita. Anche perché, a differenza di quanto accade per Basell, non vi sono altri siti in Italia nei quali immaginare un trasferimento di almeno una parte delle maestranze.

Produzione non sostenibile

Il messaggio è chiaro ed è identico a quello lanciato da Basell ormai diversi mesi fa: lo stabilimento non è più economicamente redditizio. In questo caso, invece di chiuderlo, la società ha deciso di metterlo in vendita. In particolare, nella nota in lingua inglese divulgata nelle scorse ore si parla del fatto che “è stata presa la decisione di interrompere la produzione di 13 principi attivi farmaceutici con margini bassi o negativi, incluse alcune piccole molecole complesse prodotte a Francoforte ed a Brindisi”. E ancora: “Alla luce della rifocalizzazione della strategia commerciale sui principi attivi farmaceutici a valore aggiunto ed il significativo calo dei volumi Sanofi, è stato preso in considerazione il disinvestimento nei siti di Brindisi e Haverhill”. Una frase che nella comunicazione (in Italiano) ai dipendenti di Euroapi da parte della Ceo e presidente del consiglio di amministrazione Viviane Monges suona in maniera leggermente diversa: “Esploreremo anche la possibilità di cedere i siti di Haverhill (Regno Unito) e Brindisi (Italia)”.

La strategia

L'azienda, infatti, ritiene una necessità strategica quella di concentrare “la nostra energia, i nostri sforzi, le nostre risorse umane e i nostri strumenti tecnologici e industriali sui nostri prodotti redditizi e ad alto valore aggiunto”. E ancora rafforzare la produzione in conto terzi e “razionalizzare la nostra impronta industriale”. Come? Ridimensionando le attività dello stabilimento di Francoforte ed esplorando “la possibilità di cedere” i siti di Brindisi e di Haverhill.

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Quotidiano Di Puglia