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Un progetto contro la dispersione scolastica, incentrato su un quartiere tra i più problematici della città e le possibilità di dargli una nuova vita. La giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità di “Brindisi città commovente”, realizzato sulla proposta della stessa amministrazione brindisina assieme a Nesta Italia e Foqus–Fondazione Quartieri Spagnoli, entrambe onlus che operano nel sociale, mentre tra i cofinanziatori figura l’impresa sociale “Dalla parte dei bambini”. Il progetto si occuperà «di recuperare edifici dismessi della città e trasformarli in luoghi di apprendimento con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica» nel quartiere Perrino. La proposta è stata candidata all’avviso pubblico per la selezione di progetti sperimentali che è stato emanato dal Dipartimento per la Funzione pubblica ed è rivolto ai comuni capoluogo e città metropolitane, «nell’ambito - ricorda la delibera di approvazione - di un programma triennale, finalizzato a rafforzare la capacità delle pubbliche amministrazioni di promuovere nuovi modelli e approcci per la soddisfazione di bisogni sociali, con il coinvolgimento di attori del settore privato».
Il dossier
Lo studio, che si sviluppa su 183 pagine, dopo aver introdotto i partner del progetto e tracciato le linee dei principali concetti propri della proposta, passa ad analizzare il contesto in cui questa opererà. Ovviamente, al centro c’è Brindisi, con un primo focus che va agli aspetti demografici della città, evidenziando che «dal 1991 al 2020, mentre la popolazione italiana aumentava del 6,11 per cento, il Comune di Brindisi perdeva il 10 per cento passando da 95.458 a 85.881 residenti e doppiando persino la perdita della provincia (-5,1 per cento)». Dopo aver evidenziato anche un invecchiamento della popolazione, si passa ad analizzare il tessuto economico della città, prendendo in esame aspetti quali i redditi degli abitanti, la disoccupazione (soprattutto quella giovanile).
Gli obiettivi
Il passaggio successivo, quello relativo agli obiettivi, come quelli per la valorizzazione delle infrastrutture presenti nel quartiere, per la crescita sociale dello stesso, per un rinnovato sistema educativo e dare un nuovo volto all’economia del Perrino. Tra le principali azioni indicate, la rigenerazione delle scuole di via Ofanto e via Sele, la riattivazione di quella di via Garigliano, l’attivazione di un servizio scolastico tra 0 e 6 anni, la creazione di un orto urbano. L’elaborato si conclude con una parte corposa dedicata al “benchmarking” (il confronto con altre realtà) ed al piano di investimento per le azioni che sono previste.
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