Ricercatore morì per il crollo della falesia: chieste 6 condanne

La falesia crollata
Sei condanne e due assoluzioni sono state chieste dal pm Antonio Costantini a conclusione di un processo per omicidio colposo per la morte di un ricercatore di Taranto, Paolo...

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Sei condanne e due assoluzioni sono state chieste dal pm Antonio Costantini a conclusione di un processo per omicidio colposo per la morte di un ricercatore di Taranto, Paolo Rinaldi, 28 anni, scivolato in mare a Torre Guaceto, l'oasi protetta di Brindisi e Carovigno e morto sotto il peso di materiale franato dalla falesia. 


Sono stati chiesti un anno e sei mesi per Umberto Ruggiero e Ettore Ruggiero, di Bari, entrambi responsabili a vario titolo della società Universus (imputata per illecito amministrativo) che aveva organizzato l'attività formativa cui partecipava Rinaldi. Poi due anni e sei mesi per il direttore del Consorzio di Torre Guaceto (anch'esso imputato come persona giuridica), Alessandro Ciccolella, di Brindisi; Otto mesi per Franco Nicola Marinò, lavoratore del Consorzio, di Carovigno (Brindisi). Chiesta l'assoluzione per il dirigente del Comune di Brindisi, Carlo Cioffi, di Brindisi, e per il presidente del Consorzio, Vincenzo Epifani di Carovigno (Brindisi). 

Chiesta anche la condanna di Unversus e Consorzio di Torre Guaceto. 

I fatti si verificarono il 21 ottobre 2010: Rinaldi stava effettuando con altri colleghi uno studio sull'erosione costiera. Fu investito da una frana distaccatasi dalla falesia, secondo quanto fu accertato dallo Spesal. I detriti gli causarono un grave politeama da schiacciamento. La sentenza del giudice monocratico Giuseppe Biondi è prevista per il 5 maggio prossimo. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia