Tensioni intorno alla squadra di calcio, archiviazione per l'ex sindaco Consales

Tensioni intorno alla squadra di calcio, archiviazione per l'ex sindaco Consales
Inchiesta archiviata. Si parla delle turbolenze che ruotavano anni addietro attorno al Brindisi calcio e di una indagine condotta dalla Digos e coordinata dalla procura che...

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Inchiesta archiviata. Si parla delle turbolenze che ruotavano anni addietro attorno al Brindisi calcio e di una indagine condotta dalla Digos e coordinata dalla procura che riguardava anche l’allora sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, oltre che l’ex assessore allo Sport Antonio Giunta. A sette anni dall’iscrizione nel registro degli indagati il pm che ha ereditato il fascicolo, Francesco Carluccio, ne ha chiesto e ottenuto dal gip Valerio Fracassi l’archiviazione. Erano indagati Diego Sanna, Mimmo Consales, Antonio Giunta, Roberto Galluzzo, Massimiliano Zippo, Angelo Gabriele Mangia e Pierluigi Rizzo.


La questione oggetto delle verifiche amministrative risale al 2012 e in particolare al periodo in cui si stava discutendo delle sorti della squadra di calcio della città. La situazione non era delle migliori, si pensava a un passaggio di quote in favore di una nuova cordata di imprenditori. L’allora presidente Giuseppe Roma era sottoposto a forti contestazioni, come ha rilevato anche la procura, negli ambienti ultras. Le indagini sono state avviate dopo un incendio, rogo sulle cui origini dolose - però - non sono state trovate prove certe. Per pm e gip, non possono essere qualificate come estorsive le "generiche manifestazioni di opposizione e minaccia, anche dai toni accesi, provenienti dai capi della tifoseria organizzata degli ultras e dirette contro il presidente e il vice presidente, poi dimissionari e sostituiti, della società di calcio”. Allo stesso modo, anche la notizia di reato – proseguono i magistrati – relativa a una presunta concussione realizzata dal sindaco Consales e dall’assessore Giunta in danno di Roma "appare infondata mancando la prova che vi sia stata da parte del sindaco o dell’assessore la realizzazione di un qualche male ingiusto in danno di Roma", per indurlo a cedere le quote e rinunciare ai crediti vantati verso la società. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia