Inchiesta archiviata. Si parla delle turbolenze che ruotavano anni addietro attorno al Brindisi calcio e di una indagine condotta dalla Digos e coordinata dalla procura che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La questione oggetto delle verifiche amministrative risale al 2012 e in particolare al periodo in cui si stava discutendo delle sorti della squadra di calcio della città. La situazione non era delle migliori, si pensava a un passaggio di quote in favore di una nuova cordata di imprenditori. L’allora presidente Giuseppe Roma era sottoposto a forti contestazioni, come ha rilevato anche la procura, negli ambienti ultras. Le indagini sono state avviate dopo un incendio, rogo sulle cui origini dolose - però - non sono state trovate prove certe. Per pm e gip, non possono essere qualificate come estorsive le "generiche manifestazioni di opposizione e minaccia, anche dai toni accesi, provenienti dai capi della tifoseria organizzata degli ultras e dirette contro il presidente e il vice presidente, poi dimissionari e sostituiti, della società di calcio”. Allo stesso modo, anche la notizia di reato – proseguono i magistrati – relativa a una presunta concussione realizzata dal sindaco Consales e dall’assessore Giunta in danno di Roma "appare infondata mancando la prova che vi sia stata da parte del sindaco o dell’assessore la realizzazione di un qualche male ingiusto in danno di Roma", per indurlo a cedere le quote e rinunciare ai crediti vantati verso la società. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia