Il presidente della Camera Boldrini nella base Onu: «Qui si salvano vite umane»

Il presidente della Camera Laura Boldrini ha visitato questa mattina, per la prima volta in qualità di terza carica dello stato, la Base di Pronto Intervento...

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Il presidente della Camera Laura Boldrini ha visitato questa mattina, per la prima volta in qualità di terza carica dello stato, la Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite gestita dall'agenzia Onu World Food Programme (Wfp) e ospitata presso la ex Base Usaf di San Vito dei Normanni (Brindisi). Si tratta di uno dei poli di eccellenza del sistema delle Nazioni Unite, vera e propria piattaforma logistica al servizio dell'intera comunità umanitaria, ospitata da oltre due decenni sul territorio brindisino e finanziata dall'Italia e dalla sua Cooperazione internazionale. La presidente Boldrini ha visitato la nuova zona espositivo-didattica e il laboratorio in cui si testano nuovi prodotti utili nei contesti di crisi: dalle tende per immagazzinare gli aiuti evitando che si surriscaldino al sole ai contenitori per facilitare il trasporto dei beni umanitari e pronti per essere riutilizzati per altri scopi. È intervenuto Ramiro Lopes da Silva, vice direttore esecutivo del Wfp che, nel ringraziare la presidente della Camera ha ricordato lo scenario di gravi crisi umanitarie in cui opera la Base: «Mai come oggi, dobbiamo agire insieme e presto. Fra i servizi che il Wfp mette al servizio della comunità internazionale, quelli di Unhrd (la Base di Brindisi, ndr) svolgono un ruolo chiave al punto che sul suo modello sono sorte nuove basi umanitarie, nei diversi continenti, creando un vero e proprio network che è una componente fondamentale della risposta del Wfp e della comunità internazionale alle crisi umanitarie». Tra le più recenti missioni che hanno visto l'Italia e la Base di Brindisi protagoniste, vi sono l'invio in Messico di 12 tonnellate di aiuti per assistere le vittime del terremoto, il materiale sanitario spedito in Libia per la clinica universitaria di Sabra e Chatila, i beni di prima necessità per i rifugiati Sud-sudanesi in Uganda. 

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Quotidiano Di Puglia