Attivato il Total Body: un passo avanti nella cura della leucemia

La prima applicazione con il Tbi a Brindisi
Una nuova e innovativa tecnica radioterapica è entrata a far parte del portfolio dell’offerta di cura dell’ospedale Antonio Perrino. L’azienda sanitaria...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una nuova e innovativa tecnica radioterapica è entrata a far parte del portfolio dell’offerta di cura dell’ospedale Antonio Perrino. L’azienda sanitaria locale ha annunciato che, ieri, nell’unità operativa di Radioterapia del presidio brindisino, è stata effettuata per la prima volta l’Irradiazione Corporea Totale, nota anche come Total Body Irradiation, Tbi in sigla. Nel caso di specie, la terapia è stata richiesta dall’unità operativa di Ematologia: la Tbi serviva per un trapianto di midollo allogenico che si è reso necessario per un caso di leucemia. «Nel reparto di Ematologia del Perrino – spiegano dall’azienda - si effettuano da molti anni trapianti autologhi di cellule staminali emopoietiche, quelli cioè nei quali è prevista la somministrazione di chemioterapia e/o radioterapia a intensità sovramassimale, seguita da una reinfusione delle cellule staminali del paziente stesso che è al contempo donatore e ricevente. Con l’applicazione della nuova metodica, a partire da oggi (ieri per chi legge, ndr), si eseguono anche trapianti allogenici, cioè da donatore, di cellule staminali emopoietiche grazie alla Tbi».

La Total Body Irradiation si effettua con gli acceleratori lineari già in dotazione in Radioterapia ma richiede misure di dose particolarmente complesse e personalizzate che vengono effettuate prima e durante l’irradiazione di ciascun paziente da parte dell’equipe dell’unità operativa di Fisica sanitaria. «Grazie all’impegno del personale della Fisica Sanitaria, la metodica entra oggi a far parte delle risorse terapeutiche del Perrino».
L’ospedale di Brindisi è il terzo centro dell’Italia meridionale, dopo San Giovanni Rotondo e Cagliari, dove si può effettuare questa complessa terapia. Per l’avvio, fanno sapere dall’Asl, oltre all’indispensabile lavoro della Fisica sanitaria, è stata indispensabile anche la donazione di alcuni strumenti di misurazione della dose da parte dell’associazione Progetti per la Radioterapia.

A dare l’annuncio della grande novità in quel del Perrino è stato il direttore dell’unità di Radioterapia, Maurizio Portaluri: a poche ore dalla seduta di irradiazione ha condiviso su Facebook tutto il suo entusiasmo per la nuova tecnica. «Domani – ha postato il medico - è un giorno importante per Brindisi, per l’ospedale Perrino, per la Radioterapia, per la Fisica Sanitaria, per l’Ematologia e per una ragazza che farà la Total Body Irradiation per un trapianto di midollo! Fingers crossed/Prega/Auspica». La soddisfazione di Portaluri si è completata a margine della somministrazione della terapia, quando anche l’esperienza ha certificato la bontà del trattamento, andato a buon fine. La Tbi, quindi, va a occupare un posto sull’immaginario “Wall of fame” del Perrino che, nonostante i tanti problemi di cui tuttora soffre e la cui risoluzione pare tutt’altro che semplice, si allarga sempre di più. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia