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Sembrava tutto a posto da mesi: ricetta, prenotazione al Cup e insomma ogni cosa fatta come si doveva. Poi un’amara sorpresa: «Signora, ci spiace, non può più fare la mammografia». Il tutto, proprio mentre la donna saliva le scale degli ambulatori Asl di via Dalmazia a Brindisi. La motivazione del rinvio dell’esame, che ovviamente è da prenotare di nuovo, è tanto semplice quanto per certi aspetti incredibile. La paziente, infatti, ha chiesto spiegazioni e si è sentita rispondere che non c’erano più lastre: niente, terminate, neppure una. Nulla di nulla.
La prenotazione
Il suo appuntamento per il controllo annuale, peraltro fortemente consigliato a tutte le donne dalla stessa Asl, era stato fissato per il 18 luglio 2022 alle 17.30.
Il racconto
«Alle rimostranze di mia moglie - racconta il marito della donna - che era stata avvisata appena dieci minuti prima dell’appuntamento e non in tempo utile in modo da non partire nemmeno da Francavilla Fontana per Brindisi, l’infermiera replicava che non era tenuta ad avvisare in quanto non rientrava nei suoi compiti, per cui doveva essere ringraziata per questo». «Mia moglie - continua l’uomo - ha replicato dicendo che quando è l’utente a non presentarsi senza aver prima disdetto, automaticamente scatta in penale e paga la relativa sanzione amministrativa, mentre gli uffici - ambulatori - sono padroni di comportarsi come meglio credono».
Ma vi è di più: «Da premettere che nei giorni precedenti al 18 luglio 2022, per ben due volte, mia moglie è stata contattata telefonicamente per confermare la sua presenza alla convocazione per essere sottoposta a mammografia e ovviamente ha confermato la sua intenzione di eseguire il controllo periodico».
Approvvigionamenti
Difficile da credere che, per quanto il periodo sia complicato, l’Azienda sanitaria locale non disponga delle risorse necessarie ad accaparrarsi delle lastre, che in questo caso sarebbero poi un po’ come i “ferri del mestiere”. Sicuramente quel materiale arriverà nel più breve tempo possibile e le mammografie riprenderanno, se nel frattempo non sono già riprese. Resta ed è certificato un disservizio che un cittadino medio non vorrebbe mai dover subire. Sicuramente non è stato niente affatto simpatico, specie col caldo di questi giorni, mettersi in macchina dopo aver fatto rifornimento, raggiungere Brindisi e scoprire di aver sostanzialmente fatto un buco nell’acqua. Un episodio, l’ennesimo, che evidenzia le difficoltà oggettive del comparto sanitario brindisino e pugliese in genere, un comparto che a quanto pare non deve fronteggiare unicamente i problemi relativi alla carenza di personale ma anche organizzativi - si può avvisare del problema dieci minuti prima di un esame? - e logistici: non è assolutamente normale non disporre di strumentazioni necessarie a garantire una prestazione programmata con largo anticipo.
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