Gli operai dell'indotto bloccano l'ingresso alla centrale Enel di Cerano

Il blocco di lavoratori dinanzi la centrale Enel di Cerano
BRINDISI - Si allarga la protesta dei lavoratori dell'indotto impegnati nella centrale elettrica Federico II di Cerano, nel Brindisino. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BRINDISI - Si allarga la protesta dei lavoratori dell'indotto impegnati nella centrale elettrica Federico II di Cerano, nel Brindisino.

La vicenda che ha coinvolto e travolto, negli ultimi giorni, i 22 lavoratori della Wcs, purtroppo non è l'unica all'interno della centrale dell'Enel che da stamattina vede il blocco ai cancelli. E' la rabbia dei lavoratori che alzano la voce in difesa dei salari che vedrebbero a rischio con il cambio di appalti.
In attesa dell'incontro con il prefetto di Brindisi, convocato per le ore 17 di oggi, sono  scese in campo anche le Segreterie confederali delle organizzazioni sindacali in difesa dei lavoratori dell'indotto che rischiano di restare fuori dalla Centrale Enel a causa di un cambio di appalto.

 La questione è tanto semplice quanto drammaticamente usuale. La Wcs ha esaurito il suo contratto di appalto per lavori di pulizie termodinamiche degli impianti all'interno della centrale di Brindisi Sud. Si è svolta la gara d'appalto che è stato aggiudicato alla Sea di Trepuzzi che però ritiene di non aver bisogno dell'intera platea di forza lavoro, al massimo di 6-8 unità. Nel frattempo la Wcs ha dichiarato 22 esuberi, con conseguente e quasi scontata apertura della procedura di licenziamento. A seguito del fallimento di ogni tentativo di trattativa che si è svolta presso Confindustria con entrambe le ditte interessate, da lunedì mattina i lavoratori, in maniera spontanea, si sono riuniti in sit-in davanti ai cancelli della centrale coinvolgendo nel loro dramma i colleghi sia diretti che indiretti. La solidarietà ed il coinvolgimento di tutti i lavoratori è stato sorprendente, segnale della grande sensibilità e di una grande attenzione per un problema, quello dei cambi appalto, sempre più importante. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia