Una delle parole chiave che ha caratterizzato questa lunghissima ondata di calore potrebbe essere “coda”. Le “code”, infatti, sono state un elemento...
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Fortunatamente, però, dovremmo esserci: oggi dobvrebbe essere l’ultimo giorno di questa impressionante ondata, più torrida della calda estate del 2003. L’anticiclone africano che ci ha fatto compagnia tanto a lungo, quindi, sta per togliere le tende ma ha trovato impreparati tantissimi che pensavano di evitare l’afa cittadina, scappando nelle seconde case, al mare o in campagna, dove solitamente non c’è bisogno di condizionare l’aria: la canicola, però, non ha risparmiato neanche le villeggiature, nemmeno nelle ore serali.
Questa situazione ha determinato un nuova corsa ai condizionatori: dopo la prima, avvenuta qualche anno fa e che ha dotato quasi ogni appartamento di paese o città di un impianto di raffreddamento, quest’estate in tanti si sono rivolti ai propri tecnici di fiducia per installare un apparecchio per il freddo al mare o in campagna, per la gioia dei professionisti che, però, vista la forte richiesta, non sono riusciti a soddisfare tutte le esigenze dei clienti. Poco male, avranno pensato gli installatori: le agende sono piene in media per i prossimi due mesi e chi ha desistito ha solo posticipato a quest’inverno per abbassare un po’ i costi e per farsi trovare pronti per l’estate 2018, dovesse essere calda come o più di questa.
Chi non si può permettere un condizionatore in casa può cercare ristoro in spiaggia, dove sia i lidi che le zone libere sono piene fino all’osso, o nei centri commerciali, dove gli impianti di raffreddamento dell’aria funzionano a ciclo continuo. C’è chi, però, non può neanche godersi un bagno al mare o una capatina all’ipermercato: sono le fasce di popolazione più deboli e che hanno persino difficoltà a spostarsi dal luogo in cui vivono. In cima a questa lista, ci sono gli anziani che sono anche quelli che, loro malgrado, si rivolgono più spesso al sistema sanitario, in questo periodo.
A Brindisi e in provincia, negli ultimi tempi, sono aumentate le chiamate al 118 per casi di ipotensione, colpi di calore, dolori toracici e dissenteria: la causa di questo incremento è in buona parte del caldo e la maggior parte dei soggetti colpiti è rappresentata da ultrasessantacinquenni. Proporzionalmente, sono cresciuti anche gli accessi ai pronto soccorso: al Perrino, ad esempio, il massiccio afflusso di turisti, in arrivo in città o semplicemente in transito, i numerosi incidenti stradali, con le statistiche in aumento durante il periodo estivo, i tanti malori causati dal caldo, mettono quotidianamente sotto pressione gli operatori sanitari. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia