Bracciante africano morto in casolare: appello della Cgil per chiedere la verità

Esclusa connessione con il lavoro, domani funerali

Bracciante africano morto in casolare: appello della Cgil per chiedere la verità
L'appello dei sindacati è unanime e ha l'obiettivo che «sia fatta luce sulla morte di Toure Saidou». Questa la richiesta di Antonio...

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L'appello dei sindacati è unanime e ha l'obiettivo che «sia fatta luce sulla morte di Toure Saidou». Questa la richiesta di Antonio Gagliardi e Cosimo della Porta, rispettivamente segretari generali della Flai-Cgil Puglia e Flai-Cgil Brindisi, in riferimento a quanto accaduto nei giorni scorsi a un 27enne della Guinea, trovato morto in un casolare vicino Tuturano (Brindisi).

Secondo quanto riferito, l'uomo era stato al lavoro nei campi dove, avrebbero dichiarato alcuni suoi colleghi, aveva già accusato un malore. Le forze dell'ordine hanno escluso che il decesso del bracciante sia stato causato dall'eccessivo lavoro. Il caso è stato chiuso e i funerali sono stati fissati per domattina. I familiari e i componenti dell'associazione «Mailing cost Africa» hanno auspicato ulteriori approfondimenti.

«Inaccettabile gravità»

«È mostruoso - aggiungono i sindacalisti - il fatto che una persona che si senta male a lavoro non riceva soccorsi e venga ritrovata due giorni dopo in un casolare, senza vita. È un fatto di una disumanità e di una gravità inaccettabile. Da sempre la Flai Cgil lotta al fianco dei lavoratori agricoli, di qualsiasi colore sia la loro pelle, per i diritti e per il rispetto delle condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Diritti che vengono puntualmente 'violentatì».

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Quotidiano Di Puglia