I due caporal maggiore capi scelti Francesco Piacenza e Orlando Napolitano; il sergente maggiore Michele De Lorenzo, i tre che hanno operato direttamente sulla bomba. E poi il...
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Gli artificieri della Brigata meccanizzata Pinerolo 11^ Reggimento Genio Guastatori di Foggia hanno operato con l'ausilio di un robot provvisto di telecamera ad alta definizione, ma è stata la mano umana ad effettuare l'operazione con una chiave a razzo. La situazione e le operazioni di disinnesco sono state seguite in diretta, attraverso la telecamera ad alta definizione installata sul robot.
L'ordigno disinnescato aveva un peso di 226,80 chili, con all'interno un esplosivo di caricamento di 40,87 chili di tritolo e benché avesse un potenziale di gran lunga inferiore a quello rinvenuto qualche settimana fa a Torino, per il quale sono state evacuate solo 10mila persone, un quinto rispetto a quelle evacuate a Brindisi, si presenta con un grado di rischio molto più alto.
Di fatto il disinnesco si è svolto in tre fasi. La prima fase si è svolta sabato, quando gli artificieri hanno effettuato le operazioni di rafforzamento del sistema intorno all'ordigno stesso in modo tale da dare un barricamento agli operatori. Oggi c'è stata, invece, l'operazione di despolettamento vero e proprio e il trasporto in cava. Mentre nella giornata di lunedì, domani 16 dicembre, ci si occuperà del brillamento.
La fase di spolettamento vero e proprio è durata circa due ore. C'è stato prima un approccio con un robot, dopo di ché con un sistema comandato a distanza con una chiave a razzo il despolettamento, con successiva neutralizzazione dell'ordigno. Ora la bomba, risalente alla seconda guerra mondiale, sarà trasportata in una cava, vicino ad Autigno, e fatta brillare. La bomba è un ordigno a frammentazione, per questo è necessaria la sabbia. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia