FRANCAVILLA - È stato eseguito l’esame autoptico sulla salma del professore francavillese Massimo de Gironimo, deceduto all’età di 54 anni di...
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I famigliari del docente sono sempre più convinti che il proprio congiunto sia stato trattato dai sanitari di Londra con molta superficialità gestendo come semplice gastrite un malessere consistente in continui dolori al petto e senso di oppressione toracica. Solo sospetti al momento, nessun certezza.
“In realtà i dettagli del referto autoptico non sono ancora ufficiali ma non lascerebbero dubbi, sempre secondo i familiari, - come informa Massimo Caliandro portavoce - gli effetti di tale negligenza nella valutazione dei malori avvertiti dal povero De Gironimo, durante i quindici giorni di residenza inglese per un progetto Pon di alternanza scuola-lavoro, con alcuni dei suoi ragazzi dell’Istituto professionale “De Marco” di Brindisi”. Solo nei prossimi giorni saranno disponibili i risultati emato-chimici e degli esami di alcuni campioni del corpo prelevati. Alla luce delle perizie e degli accertamenti eseguiti potranno essere ricostruite con maggiore certezza le cause del decesso che al momento risultano ufficialmente coperte dal riserbo investigativo.
Il magistrato Paola Palumbo ha disposto il nullaosta per la sepoltura della salma. Il rito funebre si è tenuto ieri pomeriggio presso la Basilica Minore “Maria Santissima Del Rosario” (detta la Chiesa Madre) a Francavilla Fontana.
Massimo De Gironimo era un docente amato dai suoi studenti frequentanti il “De Marco” di Brindisi, ma anche un artista apprezzato. In Inghilterra si era già sentito male lo scorso 23 luglio ed era stato condotto in ospedale, per essere dimesso subito dopo. Il professore, già sofferente era partito, a chiusura del progetto in aereo dalla capitale inglese, per poi atterrare a Bari. Giunto a Francavilla Fontana, è stato necessario condurlo al Perrino di Brindisi, dove purtroppo è spirato.
La famiglia ha presentato una denuncia in procura perché vuole fare chiarezza sulle cause della morte del loro congiunto il quale sembra che non soffrisse di alcuna malattia. I sanitari del Perrino, prima ancora della denuncia avevano pure predisposto un accertamento autoptico diagnostico per chiarire le cause del decesso. Sin da quando era arrivato a Londra il 23 luglio scorso Massimo De Gironimo aveva cominciato ad accusare i primi malori che lo avevano costretto la prima volta a richiedere l’intervento dei sanitari e la seconda volta a recarsi direttamente presso un ospedale. “In entrambi i casi - secondo i famigliari - la questione era stata trattata con molta superficialità e gestita come una semplice gastrite, benché lui lamentasse continui dolori al petto e senso di oppressione toracica come testimoniano i colleghi ed i ragazzi che erano a Londra con lui. Nonostante questo è rimasto per quindici giorni nel Regno Unito ottemperando all’impegno assunto con la scuola”.
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Quotidiano Di Puglia