Assalto al portavalori: in tre condannati a cinque anni a testa

Il mezzo della Cosmopol trasportava 119mila euro in contanti

Assalto al portavalori: in tre condannati a cinque anni a testa
Cinque anni di reclusione a testa per i tre imputati accusati di avere tentato di assaltare il portavalori della Cosmopol che il 15 gennaio dell’anno scorso stava passando...

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Cinque anni di reclusione a testa per i tre imputati accusati di avere tentato di assaltare il portavalori della Cosmopol che il 15 gennaio dell’anno scorso stava passando lungo la San Marzano-Francavilla Fontana con a bordo 119mila euro in contanti. 

Le condanne inflitte dalla giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, riguardano Egidio Bianchini, 70 anni, di San Marzano; Vincenzo Petronelli, 53 anni, di Francavilla; e per Cosimo Filomena, 59 anni, di Francavilla.

La sentenza

La sentenza ha dunque accolto, ritoccando in ribasso, le richieste del pubblico ministero della Procura di Brindisi, Guadalberto Buccarelli che aveva invocato cinque anni e mezzo di reclusione a testa. Tre mesi il termine indicato per il deposito delle motivazioni della sentenza e in seguito valuteranno il ricorso in appello gli avvocati difensori Michele Fino, Biagio Leuzzi e Luigi Esposito. Intanto vale la presunzione di non colpevolezza fino al pronunciamento dell’ultimo grado di giudizio.

Tentata rapina, porto abusivo di una pistola calibro 38 super (una Forjas Taurus Sa rubata a San Giovanni Persiceto, in provincia di Bergamo) e ricettazione di una Fiat 500 (rubata a Campi Salentina), le ipotesi di reato ritenute fondate dal processo di primo grado con il rito abbreviato e la conseguente riduzione di un terzo della pena. Assoluzione per tutti dall’accusa di ricettazione dell’arma.

Il processo

Il processo nasce dall’inchiesta condotta dai poliziotti della Squadra mobile della Questura di Taranto nell’ambito di una indagine su una banda specializzata negli assalti ai furgoni portavalori. I tre imputati furono sorpresi nascosti nelle campagne con i volti travisati, armati con la pistola calibro 38 super, l’auto in moto ed anche una serie di chiodi a quattro punte come quelli impiegati per sbarrare la strada agli inseguitori.


La banda è la stessa sotto’inchiesta per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine, aggravata alla disponibilità di armi. Risponde, con anche la partecipazione di Ciro Caliandro, 52 anni, di Grottaglie, della rapina da 120mila euro di agosto del 2021 davanti ad una banca di Grottaglie. Ed anche degli assalti che fruttarono 50mila e 70mila euro agli uffici postali di San Giorgio Jonico e di San Marzano. Il core business di questa organizzazione criminale sarebbero stati, dunque, bottini cospicui. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia