OSTUNI - Ennesimo furto nella zona industriale di Ostuni: questa volta presa di mira l’azienda “Tes”. Torna la paura tra gli imprenditori. Oltre 20 mila euro il valore...
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I malviventi sarebbero entrati in azione nel cuore della notte. I ladri hanno utilizzato l’ingresso secondario, da un porta finestra, per giungere nello stabilimento e portarsi via l’ingente quantitativo. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Ostuni che hanno tempestivamente dato avvio alle indagini. Utili per ricostruire l’esatta dinamica del furto, nelle prossime ore potrebbero essere le telecamere del servizio di video-sorveglianza installate all’esterno dell’azienda.
I militari della città bianca potrebbero richiedere l’ausilio anche dei filmati in gestione al consorzio Asi, in cui ricade anche la zona industriale ostunese. Appare evidente, però, che l’ultimo episodio riapre un dibattito oggetto di discussione, anche di recente, tra operatori dell’area, vertici dell’Asi ed amministrazione comunale. Il tema della sicurezza, infatti, è sempre stato considerato come quello prioritario dagli imprenditori locali, e su cui si sono da sempre concentrare le maggiori richieste d’investimenti.
Il presidente del consorzio Marcello Rollo, solo pochi giorni fa, ha annunciato un finanziamento per la zona industriale di Ostuni, che prevederebbe il raddoppiamento delle telecamere. Da poche settimane, poi, la videosorveglianza della zona- per quanto dichiarato dallo stesso Rollo- è alimentata costantemente 24 ore su 24, con un allaccio alla rete pubblica dell’Enel, per evitare l’interruzione del monitoraggio.
Questo però, non ha scongiurato il grave episodio avvenuto nelle scorse ore di cui è rimasta vittima, per la seconda volta in pochi mesi, l’azienda che si occupa della dell'installazione di impianti elettrici. Lo scorso 22 settembre, infatti, la “Tes”, insieme ad altre quattro imprese subì un nuovo furto. Nel mirino allora, di quella che potrebbe essere una banda specializzata, anche gli stabilimenti “Calò Lenoci”, Orthogea, Carrozzeria Nosarti ed Ecoimpresa. Un bottino consistente tra computers, monitors ed altre attrezzature, per un valore che supera 100 mila euro. Un colpo duro quello inferto agli operatori della Città bianca in un periodo storico non certamente favorevole dal punto di vista economico.
La razzia nei capannoni avvenne, anche in quella circostanza, nel cuore della notte: i malviventi riuscirono ad entrare eludendo i sistemi di videosorveglianza esterni. Poi vennero forzati i vari ingressi, in alcuni casi quelli principali, in altri accessi secondari, e prelevato illecitamente la refurtiva. Furti in serie,tutti in una sola notte, favoriti anche dalle condizioni di buio incessante in cui si ritrovano le aree.
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Quotidiano Di Puglia