Al pronto soccorso sedie da ufficio al posto delle barelle

Al pronto soccorso sedie da ufficio al posto delle barelle
Quando le barelle mancano, gli addetti ai lavori si arrangiano con quello che trovano e, allora, anche una comune sedia da ufficio, di quelle dotate di ruote, almeno, può...

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Quando le barelle mancano, gli addetti ai lavori si arrangiano con quello che trovano e, allora, anche una comune sedia da ufficio, di quelle dotate di ruote, almeno, può essere funzionale allo scopo. La scena si è verificata al pronto soccorso dell'ospedale Antonio Perrino di Brindisi: un anziano, giunto nella struttura accompagnato in auto probabilmente da alcuni parenti, è stato fatto scendere dall'improvvisato mezzo di soccorso e fatto accomodare non, come sarebbe stato normale, su una barella o, in caso, su una sedia a rotelle ma su una comunissima sedia da ufficio, di quelle munite di ruote e braccioli.


All'arrivo del paziente, infatti, tutti i presidi sanitari erano occupati da altri utenti e quindi gli operatori, aiutati anche dalle guardie giurate in servizio al pronto soccorso, sempre pronte a dare una mano a meidci, infermieri e ausiliari in questi casi, hanno fatto di necessità virtù, recuperando una sedia da ufficio per l'ingresso dell'anziano nei locali dell'ospedale. Il caso documentato nelle foto non è unico nel suo genere: capita, in circostanze particolari, che il forte afflusso di utenti al pronto soccorso sottragga tutte le risorse a disposizione degli operatori sanitari che, per sopperire ai problemi, s'ingegnano trovando soluzioni alternative efficaci anche se non proprio ortodosse.

La dotazione di barelle a disposizione del pronto soccorso si aggira intorno alle 40 unità ma è evidente che, in periodi particolari come quello estivo, con frotte di turisti che affollano la nostra provincia senza eccezione territoriale alcuna, la domanda di assistenza e, conseguentemente, la necessità di strumentazione clinica, cresca esponenzialmente: quando gli accessi superano la soglia di guardia, cosa che accade quasi quotidianamente, si devono fare i conti con queste carenze. Il movimento dei pazienti all'interno del pronto soccorso è fluido, con utenti che vanno e vengono, ma quando c'è il picco il ricambio non avviene così rapidamente e, una volta raggiunta e superata la soglia di guardia, c'è qualcuno che rimane, quasi letteralmente, “a terra”, un po' come accade col gioco della poltrona, dove c'è una sedia in meno dei partecipanti e qualcuno finisce per rimanere in piedi.

In questo caso, fortunatamente, ci sono le sedie da ufficio a compensare la ristrettezza legata alla strumentazione anche se queste non rappresentano certamente la migliore delle soluzioni: il caso in oggetto, ad esempio, vede un anziano fatto scendere da un'auto e adagiato su una di quelle sedie che non fanno dell'equilibrio uno dei loro punti di forza. L'utente, che sicuramente non si trova in ospedale per una gita di piacere, potrebbe non essere in condizione di tenersi dritto sullo schienale e il pericolo di cadere a terra è più di un rischio paventato.

Pare che l'amministrazione abbia avviato le pratiche per aumentare la dotazione di barelle del pronto soccorso del Perrino di 10 unità anche se certe misure dovrebbero essere programmate per tempo, in modo da arrivare in prossimità dei periodi “caldi”, non solo meteorologicamente parlando, con la coperta troppo corta o, addirittura, proprio senza coperta. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia