Dema, dal quasi fallimento al rilancio: nuovo patto con Airbus e Bombardier

Dema, dal quasi fallimento al rilancio: nuovo patto con Airbus e Bombardier
Airbus e Bombardier, leader internazionali del mercato aeronautico, hanno stretto un’alleanza strategica. Un accordo che si rivela positivo anche per alcune aziende che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Airbus e Bombardier, leader internazionali del mercato aeronautico, hanno stretto un’alleanza strategica. Un accordo che si rivela positivo anche per alcune aziende che gravitano nell’indotto dei due colossi. Come Dema che, scampata dalla mole di debiti che aveva accumulato (100 milioni di euro), grazie ad un piano di rientro di recente sottoscritto e all’ingresso in società del fondo di investimento inglese Bybrook Capital Llc e Morgan Stanley è riuscita a ricollocarsi sul mercato e a dare nuovo slancio sia allo stabilimento di Somma Vesuviana che a quello di Brindisi, nel totale più di 600 lavoratori. In questa nuova alleanza Dema si candida alla realizzazione delle cabine di pilotaggio.

L’accordo tra Airbus e Bombardier, che potrebbe ricevere via libera dalle autorità competenti nella seconda metà del 2018, riguarda da vicino anche l’Italia, che partecipa alla “C Series” (aerei) tramite diverse aziende. In particolare, la divisione aerostrutture di Leonardo fornisce gli impennaggi verticali e orizzontali, mentre Avio Aero la gearbox (riduzione) dei motori. Assieme a queste, Magnaghi Aeronautica, che si occupa delle superfici mobili di controllo e dei pannelli dei vani carrello e l’azienda campana Dema con stabilimento anche a Brindisi, per le parti composite della cabina di pilotaggio.
Nel 2016 Bombardier, che a fine 2015 aveva accumulato ordini fermi per circa 200 esemplari, ha siglato con Air Canada, cliente di lancio del velivolo sul mercato nordamericano (su quello europeo è Swiss), una lettera d’intenti per 45 velivoli “C Series” in versione 300, con opzioni per altri 30 “CS300” e diritti per la conversione in “CS100”, valutata circa 3,8 miliardi di dollari.
 
Una notizia che si potrebbe convertire positivamente anche per il resto dell’indotto aeronautico brindisino in crisi da più di un anno, da quando cioè Leonardo con la politica attuata dall’ex amministratore delegato Mauro Moretti ha stretto le maglie a tutte le aziende che lavorano in regime di monocommessa con la ex Finmeccanica.
Dema sembra avercela fatta, diversificando la sua produzione e avendo già conseguito nuove commesse con clienti internazionali del calibro di Leonardo, Boeing, Bombardier e Pratt and Whitney e adesso anche con Airbus.

Come è noto la politica Moretti si è tradotta in un bagno di sangue per le piccole e medie imprese del settore perché ha imposto, sin dal 2015, dopo la trasformazione di Finmeccanica in Leonardo, alle aziende di diversificare la produzione di almeno il 75% per poter ambire ad avere le commesse di Leonardo. Se si considera che fino a quel momento Finmeccanica aveva implicitamente preteso che le aziende lavorassero in regime di mono-commessa, le cose non potevano andare diversamente. Accusato il colpo, ora è tempo per le pmi di trasformarsi, specializzarsi ulteriormente, diversificare la propria produzione per potersi ricollocare sul mercato. Esattamente quello che, malgrado una consistente situazione debitoria, ha fatto la campana Dema. Una sfida non facile, ma l’unica per sopravvivere anche perché, seppure non esplicitamente, anche il nuovo amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo ha lasciato intendere che il passo è oramai segnato. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia