OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
La hypercar “perfetta”. Nella realizzazione umana tutto è migliorabile. Lo schema scelto da Mate Rimac e dai suoi ingegneri, però, è sicuramente l’attuale sogno dei tecnici dell’intero pianeta per progettare un’auto che, almeno dal punto di vista delle performance, non abbia rivali. La disposizione base è la stessa dei riferimenti termici che per decenni hanno monopolizzato i sogni degli appassionati di guida sportiva. O meglio ancora “corsaiola”. La Nevera è lunga 475 centimetri, ha un passo di 275, con una larghezza che sfiora i due metri ed un’altezza contenuta in appena 120 cm. Per essere una vettura elettrica, capace di immagazzinare 120 kWh di energia, attraverso un pacco batterie che non è disposto sotto il pianale ed è composto da 6.960 celle cilindriche, il peso è parecchio contenuto non superando i 23 quintali.
I posti sono due, davanti alla T dell’accumulatore che si identifica con il baricentro del mostro.
Innanzi tutto c’è la potenza, neanche paragonabile ad una hypercar termica. I due elettrici anteriori sviluppano 226 kW (307 cavalli) ciascuno, quelli posteriori 450 kW (612 cv) per ogni lato. In totale la potenza è di 1.400 kW, ovvero 1.914 cv. Mostruosa la coppia: 2.360 Nm immediatamente disponibili. Quando si tocca il pedale dell’acceleratore e come essere sparati da un cannone. La velocità massima arriva a 412 km/h, l’accelerazione 0-100 è di 1,97 secondi, per arrivare a 300 km/h bastano meno di dieci secondi (9,3). I 400 metri partendo da fermo sono già volati via in 8,58 secondi. Fin qui le prestazioni brutali, quelle rilevabili con il cronometro che sono solo l’antipasto di cosa è in grado di fare Nevera lanciata su un percorso misto o, meglio, in pista.
È qui che nessun pilota professionista, anche di Formula 1, può degustare qualcosa di mai provato. Ogni ruota riceve in tempo reale, non solo la quantità di spinta necessaria per marciare all’andatura chiesta dal pilota, ma quella indispensabile per tenere l’auto in strada, pennellando la traiettoria migliore. Una libidine. Cento volte al secondo la centralina che comanda le varie ruote miscela le richieste di chi è al volante con le condizioni del momento per inviare a ciascuna la forza più adatta. L’auto potrebbe andare anche senza sterzo, come un carroarmato. I 120 kWh contenuti nella batteria sono sufficienti per coprire 500 km senza soste. Poi, se esistesse una colonnina a 500 kW (al massimo sono a 350...), basterebbero solo 18 minuti per rifornire all’80%.
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia