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Trattamenti più intensi contro le larve e pulizia dei tombini sono alcuni dei provvedimenti «urgenti» adottati dal sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, che ha firmato una ordinanza per contrastare la diffusione del 'West Nile virus' - cosiddetta Febbre del Nilo - riscontrato in un pool di insetti catturati in città.
Gli interventi
Il primo cittadino ha previsto che la Barsa, la società che si occupa dell'igiene pubblica, svolga «urgentemente continui trattamenti larvicidi» e che rimuova «i focolai larvali in aree pubbliche» specie su «caditoie, tombini, bocche di lupo e fontane».
È inoltre consigliato «di trattare l'acqua di tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche presenti negli spazi di proprietà privata» con «prodotti larvicidi o, in alternativa, chiuderli». Si suggerisce anche di innaffiare giardini e orti con «l'annaffiatura diretta» oppure con un innaffiatoio «da svuotare dopo l'uso».
I consigli ai cittadini
Tra gli altri consigli c'è quello di coprire »con coperchi a tenuta o con rete zanzariera fissata e ben tesa, gli eventuali serbatoi d'acqua«. »I proprietari di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali - dispone l'ordinanza - dovranno evitare che nei materiali si formino depositi d'acqua e assicurare che i materiali stoccati all'aperto siano oggetto di trattamento di disinfestazione dei potenziali focolai larvali da effettuarsi entro cinque giorni «da ogni pioggia, mentre» i responsabili di cantieri sono tenuti a scongiurare i depositi d'acqua in bidoni o altri contenitori e sistemare correttamente i materiali in caso di sospensione dell'attività del cantiere».
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