Barletta, il crollo e le 5 operaie morte. In Appello 8 condanne e 6 assoluzioni

Barletta, il crollo e le 5 operaie morte. In Appello 8 condanne e 6 assoluzioni
BARLETTA - La Corte d'Appello di Bari ha confermato otto condanne, riducendo le pene, e ha assolto sei imputati al termine del processo di secondo grado per il crollo della...

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BARLETTA - La Corte d'Appello di Bari ha confermato otto condanne, riducendo le pene, e ha assolto sei imputati al termine del processo di secondo grado per il crollo della palazzina avvenuto in via Roma a Barletta il 3 ottobre 2011. Nel crollo morirono cinque donne. In primo grado i 14 imputati - progettisti, costruttori, vigili urbani e funzionari del Comune - erano stati condannati a pene comprese fra i 5 anni e 6 mesi di reclusione e i 4 mesi per i reati, a vario titolo contestati, di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose plurimi, omissione di atti d’ufficio e violazione di norme antinfortunistiche. Stando all’ipotesi accusatoria il crollo fu causato dai lavori di demolizione della palazzina adiacente a quella dove c’era l’opificio nel quale morirono 4 operaie e la figlia del titolare.

All’allora direttore dei lavori del cantiere, l’architetto Giovanni Paparella, i giudici dell’appello hanno ridotto la pena a 4 anni e 5 mesi di reclusione (da 6 anni); al geometra Vincenzo Zagaria a 3 anni e 10 mesi (da 4 anni e 6 mesi); a Cosimo Giannini, legale rappresentante dell’omonima società proprietaria del suolo in cui si stava lavorando, a 4 anni (da 5 anni e 3 mesi); ai fratelli Salvatore, Andrea e Giovanni Chiarulli, della impresa esecutrice dei lavori di demolizione, a 2 anni e 9 mesi (da 4 anni e 7 mesi). Confermata la condanna a 4 anni di reclusione per l’ingegnere comunale Rosario Palmitessa e ridotta a un anno e 4 mesi (da 3 anni e 6 mesi) la condanna inflitta nei confronti del maresciallo della polizia municipale Giovanni Andriolo. Assolti da ogni accusa il progettista della ditta Giannini, Pietro Fortunato e altre cinque persone tra funzionari e tecnici comunali. Confermati i risarcimenti danni alle 50 parti civili, 43 familiari delle vittime e sette tra enti, associazioni e sindacati, fra i quali Regione Puglia e Comune di Barletta. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia