Corpo carbonizzato ritrovato nei campi: c'è l'inchiesta. Sequestrato un casolare, domani l'autopsia

Corpo carbonizzato ritrovato nei campi: c'è l'inchiesta. Sequestrato un casolare, domani l'autopsia
Quel casolare di contrada Petrera, nelle campagne di Barletta dove domenica scorsa è stato trovato il cadavere semi carbonizzato di un uomo, è stato posto sotto...

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Quel casolare di contrada Petrera, nelle campagne di Barletta dove domenica scorsa è stato trovato il cadavere semi carbonizzato di un uomo, è stato posto sotto sequestro.

Le indagini

Il corpo, seppur guastato da fiamme prepotenti e furiose, pare abbia fatto piccole rivelazioni che si inseriscono tra le ipotesi – o suggestioni - di una inchiesta aperta per omicidio doloso e che attende i primi esiti dell’autopsia per avere conferme o ripartire da zero. Il fuoco che di quell’uomo ha sfigurato il viso abbruttendone irrimediabilmente la fisionomia, ha risparmiato un angolo del palmo di una delle sue mani. Che potrebbe aver rivelato un’età, una provenienza. Quei resti in cui per caso un contadino è inciampato tre giorni fa tra vigneti brulli e inariditi dall’inverno, potrebbero appartenere a un cittadino di nazionalità tunisina di 61 anni, arrivato in Italia nel 1998. Ultimamente girovagava per la città alla ricerca di un riparo che potesse fargli – seppur per qualche ora – da casa. Chi sa di lui, racconta di una persona solitaria, accompagnata da qualche cane e nulla di più. Il suo nome e il suo cognome, la sua data di nascita e altri dettagli della sua vita sarebbero già catalogati negli archivi delle forze dell’ordine da cui non emergono precedenti. 

La vittima: forse un clochard


Solo un clochard la cui esistenza è terminata in maniera misteriosa. Perché ancora non è chiaro come sia morto e soprattutto perché in quel modo così feroce. Gli inquirenti hanno acquisito i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza di un distributore di benzina non lontano dai vigneti e dal casolare. Le immagini potrebbero riferire cosa è accaduto tra sabato e domenica. Se qualcuno è passato da lì, se la vittima era sola o in compagnia. E se qualcuno ha preso del liquido infiammabile da uno degli erogatori di carburante per farne chissà cosa. Accanto al cadavere sono stati trovati diversi accendini, dettaglio che non permette di archiviare l’idea che la vittima sia stata travolta dal rogo intenzionalmente accesso: il vento impetuoso dello scorso fine settimana potrebbe aver fatto il resto. Tra le analisi autoptiche da fare, ci saranno anche quelle radiologiche: potrebbero attestare la presenza di ossa rotte e di una morte violenta precedente alle fiamme.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia