Allarme sicurezza: estorsioni, rapine e droga, Daspo per 12

Allarme sicurezza: estorsioni, rapine e droga, Daspo per 12
Estorsioni, rapine e traffico di droga. Gravi reati dei quali dodici individui, residenti nel territorio della Bat, si sarebbero resi responsabili in base alle ipotesi...

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Estorsioni, rapine e traffico di droga. Gravi reati dei quali dodici individui, residenti nel territorio della Bat, si sarebbero resi responsabili in base alle ipotesi investigative delle forze dell'ordine e che hanno portato a provvedimenti cautelari nei loro confronti. Azioni che incidono sul senso di insicurezza dei cittadini a tal punto da rendere necessaria, secondo quanto previsto dalle normative in vigore, l'applicazione di ulteriori misure restrittive nei confronti di persone denunciate o condannate, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti per delitti contro l'ordine pubblico o di comune pericolo tramite violenza.

Il provvedimento

Il questore Roberto Pellicone ha firmato perciò un Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive) nei confronti dei soggetti indagati benché le condotte loro contestate non siano relative a fatti avvenuti durante o a causa di eventi sportivi. Malgrado ciò, i 12 non potranno accedere per un periodo di tre anni negli stadi e negli impianti sportivi in cui si svolgono incontri di calcio, sia amichevoli che di campionato, di qualsiasi categoria su tutto il territorio italiano, oltre che delle partite della nazionale, comprese quelle all'estero. Il divieto è applicato anche per gli allenamenti.

La restrizione riguarderà in particolare l'accesso alle zone adiacenti lo stadio Degli ulivi di Andria, situato in pieno centro e all'interno della villa comunale, a partire da due ore prima dell'inizio e fino a due ore dal termine di tutte le partite ufficiali della Fidelis Andria, formazione di Serie C. L'ufficio anticrimine della Questura ha applicato senza esitazioni quanto contenuto nel decreto sicurezza bis del 2019, colpendo ulteriormente i dodici soggetti già coinvolti in differenti inchieste con capi d'accusa di vario genere. L'obiettivo del Daspo è evitare che individui denunciati o condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per reati di particolare allarme sociale possano accedere alle manifestazioni sportive e partecipare sugli spalti a eventi particolarmente seguiti dal pubblico: il rischio è che condotte analoghe a quelle assunte in altri ambiti finiscano per incidere sull'ordine e la sicurezza.

Il precedente

Un precedente riguardante il calcio è quello relativo al 2014, quando sette persone furono destinatarie di Daspo a seguito degli eventi avvenuti durante la finale playoff del campionato di Eccellenza tra la Fidelis Andria e il team siciliano del Parmonval, conclusa con la promozione della squadra federiciana in Serie D. L'eccessivo entusiasmo costò loro caro: nel folto gruppo di soggetti che scavalcarono le recinzioni per invadere il terreno di gioco, le telecamere di videosorveglianza li identificarono compiutamente facendo scattare provvedimenti di durata variabile fra i due e i tre anni. Un'altra persona fu ritenuta responsabile di aggressione ai danni di un addetto alla sicurezza. Lo scorso 1° dicembre, invece, Pellicone ha firmato un Daspo nei confronti di un sostenitore del Barletta riconosciuto quale autore dell'accensione di alcuni fumogeni durante la partita di Serie D contro l'Afragolese. Per lui non sarà possibile assistere agli incontri di calcio nei prossimi tre anni. L'orientamento della Questura Bat in merito all'utilizzo del Daspo quale strumento restrittivo è piuttosto chiaro.

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Quotidiano Di Puglia