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Un triste primato che diventa un allarme. «La provincia di Barletta-Andria-Trani è prima in Italia per furti d'auto e svetta nelle classifiche nazionali per molti altri crimini. In questa situazione l'economia non può crescere e non può attrarre investitori, manager e cervelli»: Confindustria Bari BAT si unisce alla denuncia pubblica del procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti, che nei giorni scorsi ha segnalato la recrudescenza criminale nella sesta provincia pugliese.
L'appello di Sergio Fontana
«Quale manager o quale investitore può desiderare di venire a lavorare qui, in una zona che è prima in Italia per furti d'auto e infiltrazioni criminali? La criminalità non è solo un problema di ordine pubblico, ma è una pesante ipoteca sulla crescita economica del nostro territorio», argomenta il presidente di Confindustria Bari BAT Sergio Fontana, titolare di un'impresa farmaceutica a Canosa di Puglia (Bat).
«La qualità della vita non interessa solo agli abitanti di un luogo, ma anche all'economia, perché è capace di attirare o respingere turisti, investimenti e capitale umano», sostiene Fontana. «Per la frequenza degli assalti ai tir - rileva - ormai i clienti esteri non si accollano più il rischio di ritirare la merce, ma chiedono alle nostre fabbriche di sostenere l'onere del trasporto.
Da qui il suo appello: «L'economia di questa provincia ha bisogno di più Stato per tornare a crescere. Le imprese e i cittadini hanno diritto ad avere maggiore legalità e sicurezza. Come le altre province, la BAT ha bisogno di avere una sua Questura e un proprio Comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, e sono felice che il prefetto Valiante abbia annunciato che in estate avremo anche qui questi importanti presìdi statali.»
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