Vaccini, la Asl Bari sospende altri 57 operatori. Sanguedolce: misura necessaria

Vaccini, la Asl Bari sospende altri 57 operatori. Sanguedolce: misura necessaria
Dopo i primi 11 casi, altri 57 operatori sanitari della Asl di Bari sono stati sospesi dalla direzione generale poiché non hanno aderito alla campagna vaccinale...

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Dopo i primi 11 casi, altri 57 operatori sanitari della Asl di Bari sono stati sospesi dalla direzione generale poiché non hanno aderito alla campagna vaccinale anti Covid. I primi provvedimenti sono stati adottati nei giorni scorsi per undici dipendenti no vax. Anche in questo caso hanno manifestato il rifiuto alla vaccinazione anti Covid o non hanno risposto ai ripetuti inviti da parte della azienda. Intanto, di pari passo con i provvedimenti della direzione, continua l'attività di sensibilizzazione alla adesione alla campagna di immunizzazione contro il virus, da parte dei medici competenti della Asl e dal Dipartimento di prevenzione.

Sanguedolce: azione necessaria a ridurre non vaccinati

Un'azione che si sta rivelando efficace in quanto continua a ridursi sensibilmente il gruppo di sanitari che non avevano ancora effettuato la vaccinazione. Il direttore generale Antonio Sanguedolce rinnova l'invito a vaccinarsi agli operatori ricordando loro che possono accedere ai centri vaccinali aziendali senza prenotazione: «In seguito alle prime sospensioni, necessarie per tutelare la salute di lavoratori e utenti delle strutture ospedaliere e territoriali - commenta Sanguedolce - abbiamo ricevuto riscontri positivi e per questo torno a sollecitare tutti gli operatori non ancora vaccinati a farlo senza indugio, e ricordo loro che gli hub e il medico competente sono a disposizione per effettuare immediatamente le somministrazioni».

Il provvedimento: dipendenti sospesi fino al vaccino

Come si legge nel provvedimento della direzione, i dipendenti non vaccinati vengono sospesi dal «diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che implicano, in qualunque forma, il rischio di diffusione del contagio, e quindi dal servizio con privazione della retribuzione e di qualunque altro compenso o emolumento». La sospensione resta valida, fino «all'assolvimento dell'obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021 o il diverso termine che la legge intenda prorogare». 

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Quotidiano Di Puglia