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L'Università di Bari ha pubblicato uno studio sulle caratteristiche biologiche di malignità e di chemioresistenza di una delle patologie oncologiche più aggressive e ancora incurabili: il tumore al pancreas. Lo comunica l'Ateneo.
I risultati di una ricerca
Lo studio riporta i risultati di una ricerca scientifica condotta in collaborazione con le Università di Verona e Torino in cui «è stato dimostrato - spiega l'Università - come in colture cellulari tridimensionali di adenocarcinoma pancreatico duttale (Pdac) alcuni profarmaci della Gemcitabina hanno la capacità di superare l'elevata chemioresistenza di questo tumore così refrattario alla terapia.
Bassissima la sopravvivenza
L'adenocarcinoma pancreatico duttale è un tumore con il 6% di sopravvivenza a 5 anni. Quindi, «chiarire i meccanismi alla base della chemioresistenza del Pdac - dicono dall'Università di Bari - è un prerequisito importante per la progettazione di nuovi approcci terapeutici che aumentino la sopravvivenza dei pazienti». Lo studio è stato pubblicato dal gruppo di ricerca della professoressa Cardone del dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente.
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