Territorio e sicurezza, i negozianti al nuovo prefetto: «Più pattuglie, anche di notte»

Territorio e sicurezza, i negozianti al nuovo prefetto: «Più pattuglie, anche di notte»
Il tema della scarsa sicurezza in città e della recrudescenza dei furti e delle spaccate non è considerato «solo un problema» dagli imprenditori, ma...

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Il tema della scarsa sicurezza in città e della recrudescenza dei furti e delle spaccate non è considerato «solo un problema» dagli imprenditori, ma «una vera e propria emergenza» a cui, dicono a gran voce, si deve dare una risposta. Ma soprattutto soluzioni. I negozianti esigono maggiori controlli da parte delle autorità competenti, anche perché è un fenomeno, soprattutto quello delle ‘spaccate’, che ciclicamente tocca affrontare e che cresce in maniera esponenziale.

Il nuovo prefetto di Bari Francesco Russo, arrivato da Salerno per sostituire Antonella Bellomo, si è presentato alla città mettendo in chiaro quali saranno le sue priorità: sicurezza, lavoro e ordine pubblico. I negozianti, così come gli imprenditori tutti, hanno accolto con entusiasmo quelli che definiscono «i buoni propositi», ma sperano però che «diventino realtà». Reclamano, ma ormai lo fanno da tempo, maggiori presidi delle forze dell’ordine per le strade e un sistema di videosorveglianza sul territorio più efficace ed efficiente. Quindi una costante presenza fisica in città della polizia come deterrente all’illegalità. Un presidio di sicurezza per proteggerli dai reati che hanno messo in seria difficoltà le loro attività commerciali. A questo poi si aggiungono i numerosi casi di furti in abitazione ed episodi di ordine pubblico che devono necessariamente essere repressi dall’amministrazione. 

Le voci dei negozianti

È molto duro sul tema sicurezza Nicola Pintucci, titolare del negozio Raffaele Pintucci: «Il problema della sicurezza in città è molto complesso e controverso. Il prefetto - spiega il negoziante - svolge un ruolo complicato e si trova tra la scelta della repressione dura e quella della linea “morbida”. Io personalmente opterei per una linea durissima». L’imprenditore fa comunque una distinzione sulla delinquenza nei diversi quartieri della città. E assicura che nel centro murattiano dove lui esercita, «il problema dell’illegalità è più controllato, ma esiste e meriterebbe più attenzione. In periferia e zone meno frequentate, il tema della scarsa sicurezza deriva da anni e anni di menefreghismo sociale e abbandono delle classi più deboli e bisognose». Per l’imprenditore a Bari «l’assenza dello stato sociale è assordante. 

Sulla stessa linea di Pintucci anche Carlo Saponaro, non solo imprenditore barese con due attività in via Melo e in via Imbriani, ma anche presidente Federmoda Confcommercio Bari e Bat. Lui essenzialmente chiede al prefetto «un maggiore presidio delle forze dell’ordine sul territorio, soprattutto nelle ore notturne». Anche per Saponaro però è necessario fare distinzioni tra i quartieri di Bari. L’imprenditore infatti ritiene tra le più pericolose, le zone di accesso alla città. Come per esempio l’area limitrofa alla stazione. «Come cittadino - dice - lì non mi sento sicuro per niente. Sono strade che dovrebbero essere presidiate sia di giorno che di notte». Da non sottovalutare, per Saponaro, il deterrente che le telecamere potrebbero rappresentare all’illegalità. 


Un maggiore presidio delle forze dell’ordine e controlli più incisivi li sollecita anche Barbara Di Molfetta, titolare di BeKreative, negozio di arredamento e complementi e di abbigliamento di corso Benedetto Croce. «Accolgo con piacere i buoni propositi del nuovo prefetto - chiarisce l’imprenditrice -. Mi auguro un giorno di potermi sentire più sicura in città. Ma soprattutto auspico che i buoni propositi del prefetto diventino realtà». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia