BARI - Un piano diabolico per eliminare il genero e riscuotere i soldi dell’assicurazione. A concepire il disegno criminale ai danni del giovane genero sarebbe stata la...
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Ma la sorella della vittima infatti notò che qualcosa non andava, fin dal matrimonio del giovane: «Noi della famiglia non sapevano che si sarebbe sposato, è avvenuto tutto molto in fretta» accusa Angela Perrone, sorella del 24enne ucciso. Al capezzale del ragazzo, poi, secondo la sorella non fu versata alcuna lacrima dalla nuova famiglia. Un particolare non da poco, messo insieme alla polizza Rca stipulata pochi giorni prima da Vito D’Addabbo (il pregiudicato arrestato) per la Fiat Punto, auto con la quale è stato investito il ragazzo.
«Quando abbiamo saputo che alla guida dell’auto c’era D’Addabbo abbiamo pensato che c’era qualcosa di strano», racconta ancora la sorella. «Abbiamo chiesto spiegazioni alla suocera ma lei diceva di non sapere nulla e che la sera dell'incidente avevano aspettato il giovane invano». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia