BARI - Mezz'ora di fuochi di artificio in strada nelle vicinanze del carcere, in barba anche all'ordinanza di divieto di botti emessa dal sindaco a fine 2015: cosi'...
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Il pluripregiudicato, capo dell'omonimo clan mafioso, il 15 gennaio 2015 era stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione dal gup del Tribunale di Bari perche' accusato di aver commesso due estorsioni nel 2007 e nel 2008, aggravate dal metodo mafioso, e dall'aver commesso i reati mentre era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. Per i due episodi il pm Federico Perrone Capano aveva chiesto la condanna a 18 anni al termine del processo con rito abbreviato. Il giudice di primo grado aveva condannato il boss per il primo episodio, riconoscendo anche le contestate aggravanti, e lo aveva assolto dal secondo.
Nell'ambito di questo procedimento Savinuccio era detenuto dal dicembre 2013. Ieri sera Parisi e' andato alla caserma dei carabinieri, al quartiere Carrassi, per la notifica della misura della sorveglianza speciale. Ne e' uscito senza aprire bocca, tra una ressa di giornalisti, cameraman e fotografi. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia